Nella serata di venerdì 8 maggio presso la sala consiliare è stato presentato il libro del professor Luciano Bruni intitolato “La strage di Massignano del 1944”.
Il volume racconta la triste vicenda che appunto ormai 70 anni fa sconvolse il nostro territorio: i soldati tedeschi trucidarono per vendetta dodici uomini e ragazzi per la sola motivazione che un soldato tedesco fu ferito lievemente alla gamba per mano di un partigiano. Questa storia si è rivelata una ferita ancora non rimarginata poiché ancora oggi il dolore per quel sangue versato fa soffrire la popolazione. Lo ha testato lo stesso professor Bruni che racconta: “Ho iniziavo la ricerca per questo volume nel 2004, già allora il materiale era tanto e altro ancora sta arrivando ora dopo la pubblicazione del libro. La comunità di Massignano ha sempre ricordato la strage però in maniera non molto organica. Adesso possiamo conservare la memoria del fatto in modo indissolubile poiché è stato trasformato in un libro. Penso sia una forma di rispetto anche per coloro che sono scomparsi è che con la loro morte, come la morte degli altri caduti in guerra, vanno a costituire le radici della nostra democrazia”. Nel suo libro Bruni offre anche uno sguardo d’insieme completo sulla situazione politica e militare locale, in modo da comprendere meglio le dinamiche dei fatti. Al termine della presentazione è stato osservato un minuto di silenzio per le vittime della strage. Hanno preso parte alla serata anche Gianni Marcantoni del circolo Culturale Don Milani che ha sostenuto il progetto, l’avvocato Andrea Olivieri figlio dell’avvocato Lucio Olivieri che ha contribuito alla realizzazione del libro grazie ai materiali raccolti, è il sindaco di Cupra Domenico D’Annibali che insieme al Comune di Massignano ha supportato il professor Luciano Bruni in questo lavoro.