La Vergine Maria è maestra della bellezza dell’uomo nuovo a partire dalla sua verginità, sponsalità e maternità.
Nella sponsalità Maria richiama i valori della reciprocità dell’amore oltre la logica romantica dell’ “io-tu”, per abbracciare, in concreto, nel prossimo ogni persona, tutta l’umanità. Per questo vogliamo pregare Maria partendo dai cinque verbi del Convegno Ecclesiale di Firenze, che ci invitano ad essere persone e Chiesa capaci di testimoniare nel mondo la salvezza dell’uomo integrale, compiuta nel mistero della Pasqua di Cristo ed offerta a tutti indistintamente e per sempre. Sono necessari occhi nuovi, occhi di amore. Si dice: “Chi ama è cieco!”, perché amando vede solo la bellezza nell’amato. Dunque lasciamoci toccare dalla bellezza di Maria. In Lei si compie la bellezza della scelta di Dio, che di generazione in generazione stende la sua misericordia su quelli che lo temono. Maria ci insegna la bellezza di esserci con dignità, inizio di ogni sana relazione; ci educa alla bellezza dell’attesa, segno della verità dell’amore; ci infonde la fiducia nella bellezza della speranza, che trasfigura le prove in opportunità di crescita.
Maria sia la bellezza della nostra preghiera.