Nella missiva – riportata in un comunicato dell’arcidiocesi e ripresa dal Sir – il Pontefice sottolinea che entrambe le visite saranno “animate esclusivamente da carità pastorale”; assicura quindi di pregare per il Cile, un Paese “molto presente nel suo cuore”, e per la Chiesa “in modo che cresca in tutte le parti la fraternità e la comprensione reciproca”.
Di fronte a ciò, il cardinale Ricardo Ezzati ha manifestato al Papa il suo apprezzamento per la sua preoccupazione e la generosità per i popoli fratelli di Bolivia e Cile, e ha invitato tutti a “preparare il cuore con la preghiera per questa visita”.
La visita potrebbe essere inserita in un lungo tour che includa anche tappe in Argentina e Uruguay. Conferme di date effettive si potranno avere probabilmente a giugno, in occasione dell’udienza in Vaticano del presidente Michelle Bachelet.
Giovanni Paolo II fu il primo Papa a visitare il Cile, nel 1987, durante la dittatura di Augusto Pinochet. Per Bergoglio si tratterebbe invece di una terza visita in America Latina dopo il viaggio di luglio 2015 in Bolivia, Paraguay ed Ecuador e quello in Brasile, nel 2013, per la Giornata Mondiale della Gioventù.