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Approvato il bilancio del Biancazzurro, una realtà importante che da lavoro a 22 dipendenti

Di Giovanni Vai

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Giovedì 7 maggio ha avuto luogo presso il Biancazzurro l’assemblea ordinaria dei soci della Cooperativa Biancazzurro per l’annuale approvazione del bilancio.
Il centro è di proprietà della Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto.
Oltre al consiglio di amministrazione della cooperativa erano presenti alcuni soci. L’occasione è stata utile per rendersi conto, specie per chi non vive giornalmente la realtà, delle attività che vengono svolte e delle idee che vengono maturate.

Nella struttura, la cooperativa gestisce, in convenzione con l’ente pubblico, un Centro diurno socio educativo riabilitativo per disabili psico-fisici medio gravi aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 08.30 alle ore 17.00 ed il sabato dalle ore 08.30 alle ore 13.30 ed una Comunità socio educativa riabilitativa (per semplicità chiamata Casa famiglia) sempre per disabili psico-fisici gravi privi del sostegno della famiglia o che il loro percorso familiare non è più ritenuto praticabile. La comunità è sempre funzionante notte e giorno per tutti i giorni dell’anno. Il centro diurno ospita al momento  23 disabili e la comunità 9 disabili. La cooperativa, per lo svolgimento delle sue attività, dà lavoro a 22 dipendenti.

I due servizi hanno come obiettivo lo sviluppo delle autonomie e la promozione di un processo d’integrazione sociale per gli ospiti.

Il centro diurno (CSER) propone attività finalizzate alla formazione pre-lavorativa (laboratorio artistico-artigianale); attività individualizzate (laboratorio informatica, espressivo multi-mediale, attività motoria, assistenza alla persona); laboratorio teatrale, attività sportive (nuoto, palestra, calcetto e gioco bocce); attività di gruppo per l’auto-aiuto; attività socializzanti (partecipazione al mercato, fiere, uscite sul territorio e soggiorno estivo). Nell’ambito del centro diurno viene svolto anche il progetto autismo che comprende attività individualizzate, sostegno alle autonomie personali, intervento educativo in mini-equipe, intervento per la gestione di comportamenti problematici.

La casa famiglia (CoSER) propone, oltre l’assistenza continua, servizi alla persona (visite mediche specialistiche, uscite per acquisti personali, lavanderia e stireria del corredo personale); attività socializzanti (uscite sul territorio, gite con associazioni di volontariato).

Nella stessa struttura opera anche il centro diurno Unitalsi nel pomeriggio del martedì e del giovedì.

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