Per le Caritas delle vicarie dell’interno ci si incontrerà prossimamente.
Siano di aiuto per parole di Papa Francesco pronunciate nell’Omelia per l’apertura della 20ª assemblea generale della caritas internationalis, 12 maggio 2015
“Caritas è Chiesa in moltissime parti del mondo, e deve trovare ancora più diffusione anche nelle diverse parrocchie e comunità, per rinnovare quanto è avvenuto nei primi tempi della Chiesa. Infatti la radice di tutto il vostro servizio sta proprio nell’accoglienza, semplice e obbediente, di Dio e del prossimo. Questa è la radice. Se si toglie questa radice, Caritas muore. E questa accoglienza si compie in voi personalmente, perché poi andiate nel mondo, e lì serviate nel nome di Cristo che avete incontrato e che incontrate in ogni fratello e sorella a cui vi fate vicini; e proprio per questo si evita di ridursi ad una semplice organizzazione umanitaria. E Caritas di ciascuna Chiesa particolare, anche la più piccola, è la stessa: non ci sono Caritas grandi e Caritas piccole, tutte sono uguali. Chiediamo al Signore la grazia di capire la vera dimensione della Caritas; la grazia di non cadere nell’inganno di credere che un centralismo ben organizzato sia la strada; la grazia di capire che Caritas è sempre in periferia, in ciascuna Chiesa particolare; e la grazia di credere che il Caritas- centro è soltanto aiuto, servizio e esperienza di comunione ma non è il capo di tutte.
Chi vive la missione di Caritas non è un semplice operatore, ma appunto un testimone di Cristo. Una persona che cerca Cristo e si lascia cercare da Cristo; una persona che ama con lo spirito di Cristo, lo spirito della gratuità, lo spirito del dono. Tutte le nostre strategie e pianificazioni restano vuote se non portiamo in noi questo amore. Non il nostro amore, ma il suo. O meglio ancora, il nostro purificato e rafforzato dal suo.