I persistenti disordini in Macedonia, con le proteste di piazza a Skopje contro il governo in carica, accusato di corruzione; le decisioni di Bruxelles sul dossier migrazioni; il vertice del Partenariato orientale di Riga del 20 e 21 maggio: tutti temi che riscaldano il clima della plenaria in corso a Strasburgo, cui oggi si aggiungerà qualche possibile fuori programma. Nel tardo pomeriggio è infatti previsto un dibattito sulla situazione in Ungheria e il presidente dell’Euroassemblea, Martin Schulz, ha informato l’emiciclo che il premier ungherese, Viktor Orbán, “ha chiesto di partecipare al dibattito”. Orbán, ha affermato ieri sera Schulz, “sarà il benvenuto” e “al pari di qualsiasi altro membro del Consiglio europeo, se lo desidera, è invitato a venire al Parlamento europeo per esprimere la sua posizione”. Orban dovrà affrontare le accuse piovute da diversi gruppi – fra cui i Liberaldemocratici, Socialisti e democratici, i Verdi, la Sinistra unitaria – di mettere a rischio i principi della democrazia e i valori europei. In particolare una sua recente uscita sulla pena di morte ha sollevato le reazioni di Strasburgo. Una risoluzione sull’Ungheria sarà poi votata nel corso della sessione plenaria di giugno. Oggi è attesa anche la discussione sulla relazione riguardante i progressi della Turchia nei negoziati di adesione.