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La “Lettura orante” della Parola di Dio a Montedinove si sofferma sul tema dei Carismi

Di Lauretanem

MONTEDINOVE – I Fedeli delle Parrocchie della Vicaria della Beata Maria Assunta Pallotta si sono ritrovati come ogni mese nella serata di Giovedì 14 u. s. presso il Convento di San Tommaso di Canterbury a Montedinove per l’ascolto della Parola di Dio e la meditazione tenuta dal Ministro provinciale dei Frati Minori Conventuali delle Marche, Padre Giancarlo Corsini. Come già le altre volte, la Lectio Divina di questo penultimo incontro mensile è stata su di un brano tratto dalla Prima Lettera di San Paolo Apostolo ai Corinzi, e precisamente dal primo versetto al versetto undici del dodicesimo suo capitolo.

L’argomento si presenta veramente coinvolgente ed esorta a riflettere sui carismi, ribadendo il fatto certo che “vi sono diversità di carismi, ma uno solo è lo Spirito”. Subito dopo la consueta Invocazione allo Spirito Santo, che stavolta è stata fatta con una supplica del XVI secolo, il Relatore si soffermava sull’asserto dogmatico per cui senza la terza Persona divina non può esser fatta nessuna affermazione o negazione nella Fede, dal momento che è la sua Azione a guidare l’agire e il pensare della Chiesa di Cristo. Infatti lo Spirito Santo distribuisce i carismi come vuole,  ma essi sono concessi per il bene e l’edificazione della Comunità. Ovviamente essi suscitano ed esigono responsabilità e impegno in chi li riceve, perché questi Doni soprannaturali debbono necessariamente essere messi a servizio del prossimo e per la crescita e la maturità ecclesiale.

I carismi, pur essendo differenti tra loro per natura o per finalità, non debbono creare vanto o distinzione tra gli individui, come stava invece accadendo evidentemente all’epoca paolina tra gli stessi Corinzi, tra i quali si giungeva a una competitività esasperata o a una omologazione, cose proprio contrarie al significato e al senso stesso del carisma. L’Apostolo perciò richiama l’attenzione sul fatto che la diversità dei carismi che ognuno riceve dallo Spirito non doveva essere appiattita da uniformazione, ma nel rispetto delle diversità doveva promuovere unità e mutua complementarietà. Nostro compito è non tanto contrastare, quanto discernere sempre meglio la voce dello Spirito Santo che ci parla nell’intimo.

Con l’invito ad approfondire personalmente la tematica svolta, ci si è dato appuntamento al prossimo mese di giugno per la conclusione delle Lectiones.

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