La persona non può essere mai ridotta “a semplice materiale di sperimentazione”. Il monito è del cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano e presidente dell’Istituto Giuseppe Toniolo, intervenuto ieri mattina alla IV Giornata per la ricerca 2015 della Facoltà di medicina e chirurgia dell’Università Cattolica, apertasi al Policlinico “Agostino Gemelli” di Roma. “L’amore all’uomo” è “iscritto nel Dna dell’Università Cattolica”, osserva Scola sottolineando l’attenzione dell’Ateneo “alla persona malata”, e il suo “prendersene cura in maniera globale”. La ricerca biomedica deve essere accompagnata da “una fondata visione antropologica e da una solida coscienza etica che abbiano come misura la verità dell’essere umano e la sua dignità dal concepimento al termine naturale”. Come afferma Benedetto XVI nella “Caritas in veritate”, “le valutazioni morali e la ricerca scientifica devono crescere insieme”. Pertanto, “a un di più di capacità tecnico-scientifiche”, chiosa Scola, corrisponde una maggiore capacità di garantire “la salvaguardia del primato della persona come soggetto che non può essere mai ridotto a semplice materiale di sperimentazione”.
Un monito, inoltre, contro “l’ideologia” di certi scienziati che, ricorda Papa Francesco nella “Evangelii gaudium”, “si sbilanciano” con “conclusioni che eccedono il campo propriamente scientifico”.
È “quasi paradossale” che “nel mondo occidentale e non solo in esso, ci si ammali” anche “per un eccesso di cibo e per un suo uso inappropriato”, rileva il cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano e presidente dell’Istituto Giuseppe Toniolo, parlando alla Giornata per la ricerca dell’Università Cattolica su “Il ruolo della nutrizione nella salute, dalla prevenzione alla cura”. Fino a qualche tempo fa, prosegue, “quando si parlava del rapporto tra nutrizione e salute era naturale pensare soprattutto alle tante malattie causate dalla carenza di cibo. La fame nel mondo e la denutrizione costituiscono, ancora oggi, una vera e propria piaga che affligge in maniera tragica le parti più povere del nostro pianeta”. Appare, quindi, “quasi paradossale il fatto che, nel mondo occidentale e non solo in esso, ci si ammali invece per un eccesso di cibo e per un suo uso inappropriato”. Collegando la Giornata odierna con l’Expo in corso a Milano proprio sul tema “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”, Scola richiama il “toccante messaggio” rivolto da Papa Francesco il giorno dell’inaugurazione “ricordando a tutti che non deve restare ‘solo un tema’ e che il tema avrà senso ‘purché sia sempre accompagnato’” dalla coscienza dei “volti”: quelli di “milioni di persone che oggi hanno fame, che oggi non mangeranno in modo degno di un essere umano”.