Perché il cibo è salute e il mondo scientifico sta mettendo sempre più in evidenza che per star bene occorre mangiare prodotti sani e di qualità. Cibi geneticamente modificati, carichi di sostanze chimiche nocive utilizzate per produrli, per conservarli, per farli arrivare sulle nostre tavole da migliaia di chilometri di distanza aumentano infatti il rischio di gravi malattie, specie nei bambini. Chi vive nelle Marche e nel Piceno ha invece la fortuna di abitare un territorio dove non si è perso il legame con la terra, con le pratiche agricole che preferiscono assicurare la qualità dei prodotti, anche a scapito della quantità, e dove, soprattutto, sono sempre più numerosi gli agricoltori consapevoli del loro ruolo, decisivo per il futuro del pianeta. Perché di fronte a una popolazione mondiale che sfonderà il tetto dei nove miliardi entro il 2050, alla progressiva riduzione delle terre fertili, desertificate e isterilite da diboscamenti, sfruttamenti intensivi, uso dissennato della chimica, alla volontà dei grandi poteri economici e finanziari di destinare il cibo, in particolare i cereali, alla produzioni industriali e di energia, esponendone i prezzi a volatilità e processi speculativi, è indispensabile riportare la sovranità alimentare nei territori, restituire ai produttori e ai consumatori locali la capacità di decidere quale cibo produrre e consumare, come salvaguardare la natura e l’ambiente, come preservare la biodiversità. Gli agricoltori bio del Piceno da decenni sono impegnati su questi fronti, utilizzano e perfezionano tecniche agricole sostenibili, recuperano semi a rischio di estinzione, rimettono in produzione varietà antiche cancellate dall’agricoltura industriale; ma perché sia possibile “nutrire il pianeta” -come dice lo slogan dell’Expo- partendo appunto dalla realtà dei territori e di chi ci vive, è necessaria la consapevolezza dei consumatori, la partecipazione dell’intera comunità locale. Ed è proprio questo ciò che vogliono favorire gli appuntamenti di Bio Piceno in piazza: l’incontro fra campagna e città, fra anziani e giovani agricoltori, fra produttori e rivenditori, fra chi il cibo lo produce e chi lo consuma per costruire insieme una futura economia locale, sostenibile e rispettosa dei diritti fondamentali delle persone, a partire da quello alla salute.
L’iniziativa è organizzata dai produttori di AIAB (Associazione Italiana Agricoltori Bio) Marche, dai volontari della REES (Rete, Economia Etica e Solidale) Marche e di Piceno solidale, dagli amici del circolo La taccola di San Benedetto del Tronto e da tutti gli altri amici che si aggiungeranno.