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“Musica e Fede” A tu per tu con gli “One More Time”

Leggi le precedenti interviste:
– TEMAPERNONA: Alessandro, David, Gianluigi e Antonio
– Matteo Pagnoni
– David e Mattia del duo Progettoparallelo
– RannLA
– “I Varie età”

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Tempo fa ho avuto il piacere di conoscere ed intervistare Fabio, Daniel e Lorenzo, tre dei membri degli “One more time”.

Ecco cosa mi hanno raccontato..

Iniziamo questa intervista con un riferimento alle origini. Come vi siete avvicinati alla musica?
F In terza media. Ho iniziato ascoltando vari gruppi rock, poi con il tempo mi sono avvicinato anche al genere metal. Pian piano, a forza di ascoltar musica, è nata la voglia di fare musica! Per me la musica è una valvola di sfogo, qualcosa che mi fa stare bene! Allora ho iniziato come autodidatta e con il tempo ho pensato anche di formare una band.
L Sin da piccolo, grazie a mio padre. A 4 anni mi faceva ascoltare gli u2 e led zeppelin. Grazie a mio padre mi sono appassionato alla musica. Ho iniziato a suonare il pianoforte, andando anche a lezione. Con il tempo poi ho cambiato un po’ gusti musicali e… strumento! Attualmente infatti suono la batteria.

Qual è stato il fattore X che vi ha spinti a suonare?
D La grande voglia che avevamo tutti di suonare! Per noi suonare è un bisogno, è qualcosa che ci fa stare bene!

Come è nata la band?
D La Band nasce da un idea di Fabio, che un giorno assieme a un amico ha deciso di creare un gruppo. E, dopo tante disavventure, grazie al mio ingresso…. sono nati gli One more time!

Il vostro è solo un hobby o un vero e proprio lavoro?
F è un hobby, ma per una scelta forzata! In Italia non è facile fare della musica un lavoro e soprattutto se vuoi diventare famoso ti devi adattare alle mode e al mercato e… tutto ciò non ti rende libero, non ti da la possibilità di esprimerti!

Il vostro ricordo più bello legato al gruppo?
L Il gruppo è nato da pochissimo, quindi non abbiamo un grande bagaglio di ricordi. Ma una cosa posso dirla… basta stare tutti insieme in sala prove e.. sto bene ed è tutto molto bello! Basta poco per stare bene, basta stare insieme in una sala prove

Invece, l’esperienza più brutta?
F l’esperienza più brutta è legata al periodo di formazione del gruppo. A causa di persone che sono andate via, di ragazzi che non erano abbastanza motivati e altre vicende… è stato molto diffile far nascere il gruppo! Ma.. ce l abbiamo fatta! Grazie all’ingresso di Daniel il gruppo è al completo!

Cosa ne pensate dell’attuale panorama musicale?
F In Italia c’è questa idea e ignoranza di fondo che il genere metal sia contro la Chiesa, ma non è cosi. Ci sono vari gradi di metal. Si tende a fare di tutta l erba un fascio. Negli altri paesi è un genere come gli altri,invece in Italia c’è discriminazione ingiusta.

Progetti per il futuro?
F Intanto si spera di suonare il più possibile poi si vedrà perché quest anno ci diplomiamo e poi, si sa, le strade potranno dividersi.

Se uno vuole ascoltare la vostra musica come deve fare?
D
Deve venire al nostro primo live! Il 10 giugno a Cupra Marittima al Bad Bull. Essendo nati da pochi mesi ancora non abbiamo materiale audio… perciò, dovete venire! Vi aspettiamo!

E per finire… il vostro rapporto con la Fede?
F Personalmente il mio rapporto con la Chiesa si è con il tempo deteriorato, finito il catechismo ho smesso di andare a Messa e di frequentare la parrocchia. Il motivo di tutto ciò è che, crescendo, mi sono reso conto che non è una mia esigenza di vita. Non credo che la Chiesa abbia un ruolo fondamentale nella vita delle persone.
D Quello che penso si può racchiudere nel brocardo home faber sue fortunae. Preferisco credere in me stesso piuttosto che in un Dio astratto.
L Per me la religione è inutile, non credo serva a migliorare la vita dell’uomo. Non capisco perché fidarsi di un qualcosa di sconosciuto, meglio affidarsi a se stessi!

Vi ricordo che queste sono riflessioni personali dei ragazzi intervistati.
Spero possano servirvi per conoscere meglio il mondo giovanile di oggi.

Luisa Urbani: