SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’ultimo sabato e l’ultima domenica di maggio di ogni anno le strade della parrocchia San Filippo Neri di San Benedetto del Tronto si illuminano delle luminarie che annunciano i momenti di festa. Ma cosa rende speciale la festa della parrocchia san Filippo Neri? e perché essa è così sentita, attesa e partecipata? Non di certo per la musica, che ormai si ascolta ovunque; e neanche per la cucina che, pur offrendo piatti molto gustosi, non è l’attrazione principale. La festa di San Filippo è speciale per il clima che in essa si respira. E’ un clima gioioso in cui la gente si saluta. Ecco, forse la caratteristica di questa festa è proprio questa: la gente si saluta. Si assapora, come una volta, il piacere di vedere volti noti e di fermarsi a chiacchierare con persone che spesso, presi dal ritmo intenso delle nostre giornate, fingiamo di non vedere. Osservare i sorrisi delle persone, vivere della vivacità dei bambini che familiarizzano tra loro con grande semplicità senza badare al colore della pelle, all’età, all’appartenenza sociale, soffermarsi a ragionare pacatamente seduti sulle panche gomito a gomito, è proprio tutto questo che rende particolare, attesa e desiderata la festa di San Filippo.
Però anche le cose che sembrano semplici e scontate in realtà non lo sono mai ed infatti dietro ad essa c’è un’accurata preparazione che si regge su un cospicuo gruppo di volontari che, animati da vero spirito di servizio e armati di tanta pazienza, sotto l’attenta supervisione del parroco don Gabriele Paoloni, per settimane ne pianificano l’organizzazione. In tutti domina la consapevolezza che non è tanto importante cosa si mangia quanto poter condividere ciò che si sta mangiando. Questo è il bello della festa: condividere i sorrisi, gli sguardi, le parole, i concetti, il cibo, il ballo……. Ecco perché essa è tanto attesa.