Prende il via questa sera la ventiseiesima edizione di Ravenna Festival, dedicata a Dante Alighieri nel 750° dalla nascita, con un concerto – alle 21 al Pala De André – che vedrà il ritorno di Zubin Mehta sul podio della “sua” Orchestra del maggio musicale fiorentino che dirige da trent‘anni. In cartellone un programma classico-romantico che si aprirà con l‘Ouverture “Leonore n.3” di Beethoven; seguiranno il “Preludio e morte di Isotta” di Wagner e la sinfonia n.6 di Ćaikovskij “Patetica”. L‘edizione 2015 del Festival sarà dedicata a Dante e segnerà l‘incipit di un percorso, della durata di sette anni, con scansione biennale, che si concluderà nel 2021, VII centenario della morte del poeta avvenuta a Ravenna, che ne custodisce le spoglie. Tappe di questo percorso saranno altrettanti lavori e progetti commissionati dal Festival ad artisti che operano nei diversi linguaggi della creazione contemporanea per “mettere in evidenza”, spiegano i promotori, “l‘attualità vivificante dei capolavori danteschi, in primis la Commedia”. Venerdì sera sarà in scena la video-opera sul Paradiso “L‘amor che move il sole e l‘altre stelle”, commissionata dal Festival al compositore Adriano Guarnieri, mentre Nicola Piovani sta scrivendo, sempre per il festival, una creazione musicale ispirata alla “Vita nuova”.