Di Silvia Locatelli

DIOCESI – Partire, sacrificare un sabato sera, magari una cena con gli amici o la solita uscita in centro, tutto per andare a Montefiore e colorarci le mani con la segatura rossa, blu, gialla, verde, rosa e marrone.
Potrebbe sembrare sciocco eppure se chiedeste oggi ad ognuno di noi se ne è valsa la pena, nessuno vi dirà il contrario.

Si respira per le vie del paese un aria magica, un forte senso di condivisione che unisce anziani, giovani e bambini, li vede lavorare insieme per realizzare grandi opere d’arte.
Ognuno da il suo contributo anche se piccolo e anche se serve solo a tener svegli chi lavora durante la nottata. L’ostacolo più grande infatti, è proprio questo: il sonno, ma fortunatamente le luci del paese non si spengono e il cibo non manca mai in ogni casa così ogni momento è buono per bere, per mangiare e per risvegliarsi scambiando due parole con chi condivide con te questa esperienza di avvicinamento a Dio.
Bisogna infatti preparare la città alla venuta del Signore che passerà sotto le case di ognuno accompagnato dalla processione del Corpus Domini .
Quest’anno è stata la prima volta che come gruppo scout abbiamo partecipato a questo evento ma le emozioni che abbaiamo provato, la gioia e i sorrisi che ci ha lasciato sono buoni motivi per tornarci.

Ringraziamo i nostri capi Clan Luigi e Katia per averci fatto vivere questa esperienza.

Entra a far parte della Community de L'Ancora (clicca qui) attraverso la quale potrai ricevere le notizie più importanti ed essere aggiornati, in tempo reale, sui prossimi appuntamenti che ti aspettano in Diocesi.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *