BOLOGNA – La Vigna di Rachele, un apostolato internazionale ormai attivo da cinque anni anche in Italia, a Luglio invita chi porta alle spalle la dolorosa esperienza dell’interruzione di gravidanza, a “tuffarsi” nel mare della Divina Misericordia attraverso un ritiro spirituale per la guarigione post-aborto. Il percorso offerto, che gode dell’approvazione ecclesiastica, è specificatamente progettato per le donne, uomini e coppie che portano il dolore emozionale e spirituale dell’esperienza dell’aborto volontario.
Il ritiro estivo verrà offerto dal 10 al 12 Luglio a Bologna. La coordinatrice della Vigna di Rachele in Italia, Monika Rodman Montanaro, che collabora dal 1997 con la fondatrice del ritiro e risiede in Italia dal 2007, commenta: “La Vigna di Rachele offre l’opportunità di allontanarsi per tre giorni dalle pressioni quotidiane per concentrarsi su questo capitolo della propria vita, un capitolo forse mai aperto perché troppo doloroso, ma che ha portato conseguenze emozionali, spirituali e relazionali. Offriamo un ambiente accogliente e compassionevole, ed un sostegno emotivo che dà la forza per rivedere quest’esperienza attraverso gli occhi misericordiosi del Buon Gesù.”
Secondo la psicoterapeuta americana Theresa Burke, PhD, fondatrice della Vigna di Rachele, molte donne e molti uomini cercano un aiuto solo anni o persino decenni dopo la loro esperienza abortiva, dopo aver sofferto a lungo in confusione ed in silenzio.
La Dott.ssa Burke ha creato il ritiro in un modo che permette la partecipazione non solo delle donne, ma anche di altre persone toccate dall’aborto. Coppie, nonni e fratelli del bambino abortito, così come membri del personale medico che hanno partecipato all’interruzione di gravidanza e all’aborto terapeutico sono arrivati alla Vigna di Rachele cercando la pace e la guarigione interiore.
Dal 2010 l’apostolato gode dell’accoglienza del cardinale Carlo Caffarra, che ha recentemente riconfermato il suo desiderio che esso continui a svilupparsi nella sua Diocesi. L’apostolato esprime concretamente la pastorale della misericordia che accompagna la proclamazione del Vangelo della Vita.
Il ritiro include la condivisione delle storie personali, meditazioni ed esercizi con le Scritture, la celebrazione dei Sacramenti ed una Funzione Commemorativa. La coordinatrice per l’Italia spiega: “Il weekend è guidato da un’equipe che include una psicologa, un sacerdote e altre componenti che hanno fatto il proprio percorso di guarigione interiore dopo aver vissuto la stessa esperienza. E’ progettato per facilitare, in un ambiente emotivamente sicuro, l’espressione di emozioni collegate all’esperienza dell’aborto – rabbia, ambivalenza, lutto e sensi di colpa – per continuare un percorso di recupero, riconciliazione e rinascita. Attraverso un percorso di esercizi creati per elaborare questo lutto, i partecipanti fanno esperienza dell’amore incondizionato di Dio. Il percorso è molto efficace per coloro che hanno difficoltà a perdonare sé stessi ed altri.”
La Vigna di Rachele opera in piena comunione con la Chiesa universale e rappresenta una risposta autenticamente cristiana alla piaga dell’aborto, prendendo ispirazione da San Giovanni Paolo II, che nella sua enciclica Evangelium vitae (1995) ha implorato coloro che hanno fatto esperienza dell’aborto a non abbandonare la speranza, ad interpretare quest’esperienza nella sua verità, e ad aprirsi “con umiltà e fiducia al pentimento”. Incoraggiando chi ha abortito, il Santo Padre affermava: “il Padre di ogni misericordia vi aspetta per offrirvi il suo perdono e la sua pace nel sacramento della Riconciliazione. A questo stesso Padre ed alla sua misericordia voi potete affidare con speranza il vostro bambino.” (Evangelium vitae 99)
La Vigna di Rachele è cresciuta notevolmente dal momento in cui ha iniziato, nell’anno 1994, nell’Arcidiocesi di Filadelfia (USA). Più di 200.000 persone ne hanno fatto esperienza e il programma si è ormai diffuso in tutti i continenti. Quest’anno verranno offerti, in più di 40 Paesi del mondo, più di 700 weekends. In Europa La Vigna di Rachele è anche attiva in Gran Bretagna, Portogallo, Spagna, Francia, Germania, Austria, Ungheria e Russia. La Vigna di Rachele è anche presente in vari Paesi latinoamericani incluso l’Argentina, dove Papa Francesco è venuto a conoscenza dei frutti dell’apostolato diversi anni fa. Il Santo Padre diverse volte ha incoraggiato il continuo sviluppo dell’opera.
Secondo la fondatrice, il programma cresce non solo perché offre un metodo efficace ma perché mette Cristo al centro del percorso fatto.
“Non continuare a vivere nella vergogna, paura e paralisi emotiva,” incoraggia la Dott.ssa Burke. “Questo weekend è un bellissimo regalo che puoi fare a te stessa, o ad un tuo caro. La Vigna di Rachele aiuterà a riflettere sulla propria vita e a riscoprire la propria voce interiore. E’ veramente una ‘terapia’ per l’anima che, attraverso un processo unico, aiuta le persone ad arrivare ad una profonda riconciliazione e guarigione interiore, così da permetterle di ritrovare la pace e scoprire il coraggio per affrontare con fiducia un futuro pieno di speranza.”
Si possono leggere commenti dei partecipanti ai ritiri italiani sul sito www.vignadirachele.org. Lì si trova una gamma di video YouTube e articoli d’interesse non solo per chi ha vissuto in prima persona l’esperienza dell’interruzione di gravidanza ma anche per i sacerdoti e coloro che lavorano nel campo della salute mentale.
Per iscriversi al weekend, o per ottenere informazioni sul trauma post-aborto e la sua guarigione, consultare www.vignadirachele.org. C’è anche la possibilità di un aiuto economico per chi volesse partecipare e ne avesse bisogno. Le email si possono inviare a: info.vignadirachele@yahoo.it e la Rodman riceve le chiamate telefoniche nella sede nazionale della Vigna di Rachele: 099.7724.518. Tutte le comunicazioni vengono trattate con il massimo rispetto per la privacy personale.
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