Di Janet Chiappini e Simone Incicco
GROTTAMMARE – Abbiamo intervista Cristiano Federico Marcozzi che ci racconta l’anno sportivo per l’Atletico Madonna della Speranza di Grottammare
Cristiano come è nato l’Atletico Mds?
È nato nell’ ottobre 2012 dalla richiesta di alcuni ragazzi che volevano giocare a calcio in modo diverso, ovvero senza ossessione di vittoria e senza la pretesa di diventare dei fenomeni. Abbiamo sempre considerato la nostra squadra come appendice alla parrocchia, le attività sportive sono subordinate a quelle catechistiche e religiose, e noi educatori cerchiamo di far incontrare Gesù attraverso lo sport.
Come è cresciuto in questi anni?
Il primo anno c’era solo una squadra di dodici ragazzi. L’anno seguente le squadre sono diventate 3 più una femminile mentre quest’anno si è cercato di formare anche una squadra per i bimbi più piccoli, quindi siamo a quota 5 squadre. Ciò grazie ad alcuni volontari che hanno messo a disposizione il loro tempo libero per questi ragazzi.
Quali obbiettivi vi prefissate?
Abbiamo due obiettivi futuri: il primo è quello di coinvolgere forze nuove che siano disponibili ad aiutarci per gestire ancora meglio i ragazzi che vogliono giocare con noi, il secondo è la possibilità per i più grandi di far parte della squadra figc dello Sporting Grottammre
Come è andato il campionato 2014/2015?
In questo campionato tutte le squadre si sono tolte delle soddisfazioni a livello tecnico: la cosa più importante è che fra tutte le squadre, in tutte le partite disputate nessuno degli atleti ha preso un provvedimento disciplinare, vincendo in tutte le categorie la coppa fair play.
Poi, il fiore all’occhiello, è stata l’under 16, una squadra che annovera 8 elementi della prima stagione, che è riuscita, grazie soprattutto all’allenatore Maurizio Spinelli, a vincere il campionato è ad accedere, quindi, alle finali nazionali di fine mese a Montecatini Terme.
Da queste finali ci aspettiamo di far bella figura, di confrontarci con altre realtà con il massimo rispetto con l’impegno di mettercela tutta per arrivare il più in alto possibile.
Ci racconti qualche aneddoto?
L ‘aneddoto riguarda una delle vittorie più sofferte ma che ci ha fatto capire che potevamo farcela, una vittoria contro la Gagliarda all’ultimo secondo, con gol su schema di chi meno te lo aspetteresti, Vittorio. Forse era un segno?
Avete dei ringraziamenti da fare?
Un grazie particolare va a William Marconi che, insieme a me, ha iniziato dal primo giorno con passione ed entusiasmo ed è diventato il mentore di ogni portiere. Cristian Perozzi che è il nostro jolly e oltre che disponibilissimo ad ogni ora è un fratello maggiore per tutti i ragazzi. Giovanni Croci che con la sua pazienza è riuscito nel non facile compito di gestire i bambini più piccoli, creando un bel gruppo anche con i genitori.
Michele Marcozzi che ha avuto la forza e la volontà di puntare sulla squadra femminile, riuscendo quest anno a raccogliere dei bei risultati. Maurizio spinelli che, grazie alla sua preparazione ed esperienza, ha fatto fare quel salto di qualità tecnico che ci ha permesso di raggiungere la vittoria finale. Non dimentichiamo, infine, don Anselmo, che fin da subito ha creduto nel progetto e ci ha sempre incoraggiati ad andare avanti, così come don Dino che da poco è nostro parroco e che da subito si è appassionato alle nostre vicende sportive.