Dal 19 marzo, Msf ha assistito più di 2.500 feriti in Yemen, dei quali 1.800 solo ad Aden. La situazione a sud della città è in continuo deterioramento, le équipe di Msf non possono spostarsi per fornire assistenza sanitaria e molti pazienti non sono in grado di raggiungere gli ospedali. “Negli ultimi giorni abbiamo ricevuto più di 130 feriti, per lo più da Al-Basateen dopo che la zona residenziale è stata bombardata in diverse occasioni, addirittura durante un funerale”, racconta Thierry Goffeau, responsabile dei progetti di Msf ad Aden. “Gli ospedali di Aden sono pieni, alcuni mettono materassi davanti alle entrate. I combattimenti quotidiani e gli attacchi aerei sono ancora pesanti e siamo preoccupati per i pazienti che non sono in grado di accedere alle cure mediche, mentre quelli in ospedale sono troppo spaventati per lasciarlo”. Msf sta gestendo una clinica per la chirurgia d‘emergenza ad Aden, il centro di salute di Crater e ambulatori chirurgici con cliniche mobili. “Le nostre équipe in molte occasioni non hanno potuto spostarsi e hanno ricevuto le scorte mediche via mare”, prosegue Goffeau. “Abbiamo bisogno che ci venga garantita la libera circolazione per poter fornire assistenza medica a chi ne ha bisogno”.