“Davanti a un documento che si annuncia di grande coraggio e di forte concretezza è auspicabile che anche in Italia i credenti, singoli e nelle rispettive comunità, sappiano raccoglierne analisi e prospettive per contribuire, insieme a tutte le persone di buona volontà, a costruire e mantenere la ‘casa comune’. Ma occorrono quel coraggio, anche profetico, e quella voglia di testimoniare, anche controcorrente, che a Papa Francesco certo non difettano”. Così Alfonso Cauteruccio, presidente di Greenaccord, sulla enciclica (“Laudato si’”) che sarà presentata giovedì 18 giugno. “Sarebbe non solo bello ma soprattutto utile – prosegue Cauteruccio – se in una Italia troppo spesso disattenta alle questioni ambientali, l’enciclica stimolasse, ad esempio in ciascuna delle 25mila parrocchie, la nascita di alcune sentinelle del Creato: antenne sul territorio, persone vigili, preparate e attente, capaci di intervenire in modo libero, con il coraggio che può derivare dalla fede, in termini di educazione e di prevenzione interpretando nei singoli territori le linee di azione indicate da Papa Francesco. Sarebbe un contributo potente, dal basso, per un’Italia davvero attenta al Creato. Migliaia di sentinelle per svegliare comunità troppo spesso addormentate”.
Impegnata anche sul fronte della formazione scientifica dei giornalisti per aumentare i livelli di consapevolezza su ambiente e sviluppo sostenibile, Greenaccord sarà nei giorni prossimi (19-21 giugno) a L’Aquila per l’XI forum della “informazione cattolica per la custodia del Creato”. Nell’occasione sarà consegnato, a giornalisti di testate cattoliche impegnati nel racconto di questioni ambientali, il premio intitolato proprio “Sentinella del Creato”. E in novembre Greenaccord riunirà i maggiori scienziati ed esperti nel mondo per il forum internazionale dell’informazione quest’anno dedicato ai cambiamenti climatici.