ACQUAVIVA PICENA – Domenica 21 giugno, nella celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo emerito Gervasio Gestori, Don Alfredo ha ringraziato il Signore insieme alla sua comunità per i 18 anni di sacerdozio.
Contento ed emozionate al termine dell’Eucaristia ha detto:
“Ricordati di tutto il cammino che il Signore tuo Dio ti ha fatto percorrere in questi quarant’anni nel deserto, per umiliarti e metterti alla prova, per sapere quello che avevi nel cuore, per sapere quello che avevi nel cuore e se tu avresti osservato o noi i suoi comandi” ( Dt 8,2)
18 anni di cammino nel sacerdozio per rispondere alla domanda fondamentale, che in tanti momenti della mia vita è affiorata potente come un mare in tempesta: “Che cosa ho nel cuore?”. Oggi, consapevole che la grazia e la misericordia del Signore sono più grandi delle mie debolezze delle mie infedeltà, posso dire, con lo spirito e con la fiducia di Maria: “Il mio cuore esulta nel Signore, è Lui il mio salvatore”.
18 anni di vita presbiterale nella Chiesa, che mi permette di sentire viva nel cuore la domanda di Gesù: “Non avete ancora fede?”. Purtroppo no, Signore, se la fede è credere nel tuo disegno e abbandonarmi fiducioso tra le tue braccia, sono ancora lontano, in alto mare, ad agitare i remi dell’orgoglio, sperando che poi tu, con calma, risolvi tutto. Che dire poi, quando mi sembrava che tirare i remi in barca fosse l’unica risposta, la mia resa, alla fatica di seguirti. Ma tu non sei un perdente, né ti sei rassegnato a perdermi e dici oggi al mio cuore: “Passiamo all’altra riva”, quella dell’amore, la sola ragione perché sono, siamo qui.
18 anni di ministero per la Chiesa, ma nel cuore c’è ancora e credo, ci sarà per sempre la domanda: Chi sei, Signore?”. Seguirti mi ha permesso e mi permetterà di scoprire sempre più il mistero della tua persona e della tua presenza. Con Te, sulla barca della mia vita, anche quando non fai niente, mi salvi col tuo esserci. La bonaccia nel mio cuore sarà il frutto dell’obbedienza al tuo amore.
Tutta la comunità ha poi continuato a far festa nella piazza antistante la Chiesa. E’ davvero bello vedere il popolo di Dio stringersi attorno al proprio prete, pregare e far festa tutti insieme.