“Le persone con disabilità hanno diritto di lavorare”. Lo afferma Vincenzo Falabella, presidente della Federazione italiana per il superamento dell’handicap (Fish), in un comunicato nel quale si ricordano alcuni dati contenuti nella “Settima relazione al Parlamento sullo stato di attuazione della Legge n. 68. Anni 2012-2013”. In particolare “come nel 2013, a fronte di 676.775 iscritti alle liste di collocamento, ci sono stati solo 18.295 avviamenti a cura dei servizi per l’impiego e che nello stesso periodo vi sono state 5.538 risoluzioni del rapporto di lavoro. Sempre nel 2013 rimangono disponibili almeno 40.000 posti di lavoro non occupati”. Secondo Falabella “i numeri, dietro i quali ci sono sempre le persone e le loro vite, dimostrano che l’incontro fra domanda e offerta non funziona, che i servizi per l’impiego non dispongono di strumenti sufficienti per un’inclusione basata sulle potenzialità delle singole persone, che le aziende continuano a ritenere un balzello assumere una persona con disabilità”. Per la Fish nel decreto attuativo del Jobs Act è ripresa l’“idea che tende a rimuovere ogni scusante all’inclusione lavorativa delle persone con disabilità, a rivisitare i percorsi e gli strumenti di sostegno e mediazione e a far incontrare la domanda e l’offerta mantenendo saldamente gli obblighi e gli incentivi, ma superando anche alcuni limiti della norma”.
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