Firenze“È finita l’epoca del ‘vescovo pilota’. Mi auguro perciò che questo metodo di confronto, tra chi è in prima linea nell’impegno politico e i rappresentanti della comunità cristiana, possa crescere e Firenze diventi un’occasione forte per passare da certi tipi di ‘pilotaggio’ che non hanno più senso a un confronto che possa diventare ancora più stringente e stimolante anche per i cattolici impegnati in politica”. Lo ha detto ieri sera monsignor Arrigo Miglio, arcivescovo di Cagliari e presidente del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane sociali, a un incontro con parlamentari ed esponenti del laicato cattolico, tenutosi alla Camera dei deputati per riflettere su “La politica interpellata dalla nuova situazione del Paese e della Chiesa: verso Firenze 2015”. Durante l’incontro, politici e rappresentanti di associazioni e movimenti si sono interrogati a partire dalle “cinque vie” della Traccia in preparazione al prossimo Convegno ecclesiale – uscire, annunciare, abitare, educare, trasfigurare – chiedendosi “quale spazio vi sia per l’annuncio del Vangelo quando si esercita un apostolato laicale, in special modo in politica”. E i vari interventi, ha riassunto Miglio, hanno riecheggiato “quanto scriveva Benedetto XVI sul ruolo della Dottrina sociale della Chiesa, ovvero illuminare, guidare e sostenere la ragione per fare le scelte per il bene comune”.

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