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Laudati si, i gemiti della terra e dell’umanità

Manos Unidas, l’ong della Chiesa cattolica spagnola, ha ricevuto con “entusiasmo” e con “senso di responsabilità” la nuova enciclica di Papa Francisco, “Laudato si’, sulla cura della casa comune”, una “roadmap” che guiderà il lavoro dell’organizzazione e favorirà l’analisi della realtà sociale in cui viviamo oggi. “L’enciclica, e in generale tutto il magistero sociale della Chiesa, ci guiderà nella denuncia e nella proposta di azioni concrete affinché tutte le persone, preferibilmente i più poveri, possano vivere degnamente”, sostiene l’ong. In occasione dell’uscita dell’enciclica papale Manos Unidas ha offerto alcune piste di lettura.

Progresso e squilibri. Manos Unidas è testimone – si legge nel documento della ong – del grande progresso che ha raggiunto l’umanità, uno sviluppo di possibilità di ogni genere che ha causato, tuttavia, il degrado del nostro ambiente, causando gravi squilibri. Inoltre, questi squilibri hanno colpito direttamente le persone che hanno meno risorse, e sono centinaia di milioni le persone non hanno accesso alle risorse fondamentali per mantenere una vita sana. Nei suoi 56 anni di lavoro per lo sviluppo delle popolazioni più povere, Manos Unidas ha constatato che, per la difesa della dignità e dei diritti umani e, soprattutto, per la lotta contro la fame, “è necessario che le risorse naturali siano disponibili e che le persone le possano utilizzare per alimentari e costruire il loro futuro”.

Obbligo morale.
La comunità internazionale ha riconosciuto, in varie convenzioni e accordi, la gravità dei problemi che hanno generato l’uso sfrenato delle risorse materiali e l’inquinamento delle acque e dell’aria. Ma tutti gli impegni presi finora – è la denuncia – non hanno avuto effetto, per la mancanza di strumenti giuridici più efficaci e per la prevalenza di interessi economici, di cui beneficiano in pochi. “La cura del creato è un obbligo morale che ci coinvolge. Sappiamo che il nostro modo di vivere, basato sul consumismo e individualismo, contribuisce al degrado della nostra ‘casa comune’ e che a pagarne le conseguenze sono i più poveri – sostiene Manos Unidas -. I nostri stili di vita possono cambiare per essere più sostenibili, più rispettosi verso le generazioni future”.

Avere cura della famiglia umana.
“Proteggere gli ambienti naturali esige anche di avere cura dell’ambiente nel quale le persone svolgono la loro vita: la famiglia, la comunità, la vita sociale, il lavoro, l’educazione, la partecipazione politica. Avere cura dell’ambiente e della famiglia umana sono due aspetti indivisibili del nostro impegno per la costruzione di un mondo di giustizia e di pace”.

Responsabilità di ciascuno.
Nell’enciclica “Laudato si'”, “il Papa espone con forza la preoccupazione condivisa sul degrado ambientale della casa comune, una terra maltrattata, i cui gemiti si uniscono a quelli di tutti i maltrattati del mondo”. Nelle 192 pagine, Francesco richiama l’attenzione sull’intima unione che esiste tra il degrado ambientale e il degrado umano – fa notare Manos Unidas -. Esige che noi riconosciamo la nostra responsabilità diretta in questo degrado. Non possiamo vivere senza tenere in conto che il nostro modo di consumare colpisce direttamente i più vulnerabili”.

Il dono della creazione.
Per comprendere la nostra responsabilità nell’edificazione di questa “casa comune”, nella quale tutto (ambiente, economia, cultura, etica e spiritualità) è in relazione, come indica il Santo Padre, “abbiamo bisogno di riscoprire il principio e il senso ultimo del nostro ruolo nella creazione: l’amore di Dio, dal quale procede tutto il creato come un dono per tutti. Dono del quale non possiamo disporre come se fosse nostra proprietà assoluta”, sostiene l’ong della Chiesa spagnola.

Conversione integrale.
Manos Unidas accoglie l’invito di Bergoglio a “contribuire, a partire dal proprio impegno, al rinnovamento culturale basato su una conversione ecologica integrale, che parta da ‘uno sguardo diverso, un pensiero, una politica, un programma educativo, uno stile di vita e una spiritualità che diano forma ad una resistenza di fronte all’avanzare del paradigma tecnocratico’”. Per questo l’ong osserva: “Laudato si’ ci invita ad aprire spazi di dialogo che rompano con la mancanza di volontà politica e che permettano di giungere ad accordi sui regimi di governance globale, per porre fine ad ogni tipo di corruzione e far valere, alla fine, la dignità di ogni persona”. Manos Unidas chiede, infine, di “generare un cambio negli stili di vita che parta da semplici gesti quotidiani nei quali spezziamo la logica della violenza, dello sfruttamento, dell’egoismo, per mettere fine a povertà e fame nel mondo”.

Redazione: