Il 91% dei giovani che vivono nel Centro Italia considera limitate o scarse le opportunità lavorative. Meglio allora sfruttare le proprie competenze e la voglia di mettersi in gioco per diventare imprenditori di se stessi. È così che nelle preferenze il lavoro in proprio ha superato quello fisso. Il primo viene indicato dal 37% degli intervistati, il secondo dal 26%, con un ulteriore 37% a cui vanno bene entrambi. È quanto emerge dall’indagine sul mondo giovanile del Rapporto Giovani, promossa dall‘Istituto Giuseppe Toniolo in collaborazione con l‘Università Cattolica e con il sostegno di Fondazione Cariplo e di Intesa Sanpaolo. I dati verranno illustrati domani a Umbrò (Perugia), in occasione del workshop “Europa Creativa”. Nonostante le incertezze sul proprio futuro, i giovani del centro Italia sono quelli che maggiormente credono nelle istituzioni e nella politica. Il 15%, infatti, dà un voto positivo ai partiti (contro l’11% della media nazionale), il 33% all’Unione Europea (contro 29% media italiana) e il 43% al sistema scolastico (40% media Italiana). Più alti tendono ad essere anche i valori di impegno civile. Il 64% dei giovani del centro considera il servizio civile un modo per stimolare a diventare cittadini attivi e intraprendenti, il 63,2% lo vede come un mezzo per aiutare i giovani a crescere come persone, il 61% pensa sia un’occasione per arricchire conoscenze e competenze utili per la vita sociale e lavorativa.