Di Lauretanum
MONTEDINOVE – “Quand’ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Ma, divenuto uomo, ciò che era da bambino l’ho abbandonato” (1 Cor, 13, 11). Queste profondissime parole della prima Lettera dell’Apostolo San Paolo ai Corinzi hanno guidato la meditazione di Padre Giancarlo Corsini, Ministro Provinciale dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali delle Marche, nell’ultimo incontro della Scuola della Parola, organizzata già per il secondo anno dalle Parrocchie della Vicaria della Beata Maria Assunta Pallotta nella chiesa del Convento di San Tommaso di Canterbury a Montedinove. L’ottavo appuntamento col relatore, nella serata dell’undici giugno u. s., ha avuto come tematica quella della Carità divina, che è cantata in maniera eccelsa nel capitolo tredicesimo della stessa lettera paolina, capitolo che è ormai sempre indicato col nome di Inno alla Carità. “Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa –annota l’Autore Sacro- ma allora vedremo a faccia a faccia. Ora conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch’io sono conosciuto” (ib. , 13, 12).
I fedeli, che con costante frequenza di partecipazione, hanno come sempre riempito l’aula liturgica del Santuario, hanno potuto così confrontarsi con la Parola di Dio, e con l’esperienza spirituale di questo Apostolo, di cui il nostro vescovo Carlo ci aveva invitati a seguire le orme all’inizio dell’ormai concluso Anno pastorale, con l’indicazione della prima Lettera ai Corinzi come testo-guida delle attività pastorali e del cammino delle nostre Parrocchie, e questo è stato per tutti come lo specchiarsi nel Mistero divino, accompagnati dalla preghiera di invocazione allo Spirito Santo e dalla fraterna condivisione di un appuntamento mensile prezioso e serio.
A nome dei Parroci e dei sacerdoti delle parrocchie della Vicaria interessata va dunque un caloroso ringraziamento a Padre Giancarlo, per due anni animatore e profondo commentatore dei testi sacri oggetto della meditazione, e a tutti i partecipanti, che sfidando soprattutto nei mesi più rigidi la fatica del mettersi in viaggio nelle ore notturne, hanno accolto la grazia e l’opportunità di crescita di questa Lectio Divina a tappe. “Queste dunque le tre cose che rimangono: la Fede, la Speranza e la Carità; ma di tutte più grande è la Carità!” (ib. , 13, 13).
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