Quello in America Latina, dunque, è stato un viaggio che ha contribuito a sfatare alcuni stereotipi occidentali su questo continente: “Abbiamo vissuto – conferma Lombardi – un rapporto di grande rispetto, stima, amore del Papa per questi popoli: il messaggio del Papa è stato di grande incoraggiamento da un punto di vista sia umano che spirituale ed ecclesiale, perché possano trovare insieme – in un modo solidale e attivo – la costruzione del loro futuro”. Quanto alla critica al Papa di parlare poco della “classe media”, oggetto di una domanda durante la conferenza stampa sul volo di ritorno, Lombardi ha commentato: “Il punto dell’impostazione del Papa mi pare sia fondamentale e da capire bene: se noi riconosciamo che la situazione del mondo non è ideale e che quindi ci sono veramente dei cambiamenti e dei cambiamenti importanti e urgenti da fare – sia per quanto riguarda l’impostazione dell’economia, del governo e del cammino dell’umanità, sia per quanto riguarda le conseguenze che questa impostazione ha anche sulla creazione, sull’equilibrio della creazione, sull’equilibrio dei rapporti sociali – allora dobbiamo vedere quale sia il punto di prospettiva giusto in cui ci dobbiamo mettere per capire che cosa è che non va e che effettivamente è urgente cambiare. Questo punto di prospettiva – il Papa dice e ridice – è l’attenzione ai poveri”.