“L’insegnamento di papa Francesco è importante per la sua volontà di coniugare l’identità personale e l’appartenenza al mondo, al creato”, nella consapevolezza che “più cresce l’identità personale, maggiormente si rafforza l’appartenenza al bene comune”. Così monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, ha commentato oggi a Roma l’enciclica “Laudato Si’”, nella quale viene proposto “uno stile di vita nuovo”, “che consenta di superare l’attuale crisi culturale”. “Il Papa parla chiaro: la cultura è innanzitutto uno stile di vita”, ha sottolineato Fisichella, evidenziando che “si tratta per l’uomo di oggi di riscoprire il proprio posto nel creato, per non vivere nell’illusione di un potere che non gli appartiene”. Tre i percorsi che il presule ha identificato nell’enciclica circa la “questione ecologica”: riconoscimento delle cause, progetto, sintesi finale. Innanzitutto – ha precisato – “si tratta di verificare la relazione tra crisi etica e crisi ecologica. La difficoltà di prendere sul serio questa sfida è legata a un deterioramento etico e culturale che accompagna quello ecologico”. Da qui il “progetto”, “procedere alla costruzione di un’ecologia integrale”, “che sia umana, determinante per la salvaguardia del creato”. Infine, il riconoscimento che “la radice etica e l’orizzonte spirituale evidenziano la strada che è posta dinanzi a quanti vogliano seguire l’insegnamento” del Papa.