La vela “trapezoidale” issata su “Tastutina”, reca il disegno di una stella rossa stilizzata che richiama “Nutatte de Luna”, il canto popolare dei sambenedettesi scritto da Ernesto Spina e musicato dal maestro Attilio Bruni. Nel fiocco è stata riprodotta la mezza luna blu, simbolo de “Lu Tastóte” soprannome del capofamiglia dei Palestini.
Il varo è stato preceduto dalla presentazione dei lavori di restauro. Erano presenti il parroco della Madonna della Marina, Don Armando Morricone, il sindaco Giovanni Gaspari, l’assessore alla cultura Margherita Sorge, il Comandante della Capitaneria di Porto Sergio Lo Presti, coloro che hanno contribuito al recupero di quest’imbarcazione, moltissimi cittadini e turisti.
L’incontro si è aperto con la poesia “La lancetta” del poeta sambenedettese Giovanni Vespasiani interpretata da Giancarlo Brandimarti dell’associazione “Ribalta Picena”. Alle proiezioni di foto e video del restauro, si sono alternati gli interventi dei volontari civici del Museo del Mare e di Stefano Novelli che ha curato la mostra fotografica, visitabile per tutta l’estate nella sede dell’associazione Pescatori Sambenedettesi. Infine Micaela, Sonia e Alessio nipoti di Vittorio Palestini hanno letto una poesia e un pensiero a nome della famiglia.
“Aver recuperato la lancetta è un dono per tutti i sambenedettesi – ha affermato il Sindaco – con questa imbarcazione, utilizzata dai nostri marinai più di ottant’anni fa, recuperiamo un ulteriore tassello dell’identità e della tradizione marinara della città. L’evento acquisisce un’importanza maggiore – ha concluso il Sindaco – per la presenza di Federico Contessi, armatore sambenedettese e premio Truentum, in visita in questi giorni con la figlia Evelina in città, che a Mar del Plata, città argentina gemella di San Benedetto, ha varato centinaia di motopescherecci”.
Dopo la presentazione, tutti i partecipanti si sono trasferiti sulla banchina di riva Malfizia per la benedizione di Don Armando Moriconi Parroco della Cattedrale della Madonna della Marina, il rito di varo e il “bacio del mare”: il momento in cui l’imbarcazione tocca l’acqua.
A seguire “Tastutina” ha spiegato la sua vela e, accompagnata dalle note di “Nutatte de Luna” eseguita dal vivo dalla corale “Padre Giovanni dello Spirito Santo”, ha preso il largo. Dopo un breve giro in porto, scortata dalla Guardia Costiera, ha raggiunto la zona della piccola pesca dove sarà ormeggiata.
“Ci piacerebbe che il recupero della lancettuccia – dichiara l’assessore Sorge – possa rappresentare il primo passo per la creazione di una sezione galleggiante del Museo del Mare”.
In serata al Museo del Mare si è tenuto il laboratorio ludico – didattico per bambini dal titolo “Realizza la tua lancetta” durante il quale i partecipanti hanno potuto costruire la loro lancettuccia riprodotta in una cartella, curata dall’Archivio Storico, nella quale è stata inserita anche una poesia sulla “Tastutina” in italiano, inglese e dialetto sambenedettese.