Di Silvio Giampieri
RIPATRANSONE – La festa patronale di Santa Maria Maddalena a Ripatransone è culminata con la visita del Vescovo Carlo che ha presieduto un solenne pontificale alle ore 18,30 nella Concattedrale locale.
Il nostro pastore nella sua omelia ha tratteggiato la figura di questa donna straordinaria definendola “prima apostola”, avendo ricevuto e trasmesso proprio lei la notizia della Resurrezione di Cristo.
La Maddalena “si trovava in un’esperienza di dolore” per la perdita dell’amato Maestro, “sofferenza orribile per la mancanza del cadavere”, tanto da spingerla ad esclamare “l’hanno portato via!”. Questo amore che la mosse alla ricerca del suo Signore è lo stesso sentimento che deve muovere e guidare anche tutti noi cristiani a scoprire la via che porta a Cristo, ha anche affermato il Vescovo Carlo. “Maria capisce cosa era accaduto quando fu chiamata per nome”, così anche noi siamo in grado di riconoscere in Cristo Risorto la “fonte del vero amore” quando ci sentiamo chiamati e riconosciuti.
Al termine della Celebrazione Eucaristica tutti si sono recati nella Cappella Comunale per venerare la Santa patrona. Per l’occasione erano esposte la preziosa reliquia che conterrebbe un frammento del dito della Maddalena e l’antichissima statua che la raffigura in volo nella gloria degli angeli. Dopo una preghiera di supplica per la protezione della Città tutta, il Vescovo Carlo ed il Sindaco Remo Bruni congiuntamente hanno acceso la lampada votiva che arde nei pressi dell’altare. Il momento solenne è stato arricchito quest’anno anche dalla possibilità di ammirare la nuova tela dedicata ai Santi Patroni di Ripatransone, presentata a tutta la cittadinanza la sera prima, in occasione del Quinto Centenario della Nascita di San Filippo Neri. Presente anche l’autore Giuliano Pulcini che ne ha illustrato alcuni tratti salienti a Mons. Bresciani.
La giornata di festa si è conclusa dopocena per tutta la cittadinanza con un concerto della Banda Città di Ripatransone nella Piazza del Municipio ed uno spettacolo pirotecnico realizzato nei pressi del Cannone, residuo bellico posto ad ornamento del monumento ai caduti di tutte le guerre.
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