Napoli prova a rilanciarsi attraverso la cultura. “Parti col libro” è il titolo dato alla Notte bianca delle librerie, che è stata organizzata, ieri sera, giovedì 30 luglio, dall’assessorato alla cultura del Comune di Napoli in collaborazione con la casa editrice “Homo scrivens”. Il filo conduttore dell’iniziativa sono state le “eroine”, per “sottolineare lo spirito di eroicità con cui la città sta cercando di risorgere dai suoi problemi e dalle sue contraddizioni”, spiega Chiara Tortorelli della casa editrice “Homo scrivens”. La serata ha avuto inizio alle 18, in piazza Forcella, con un momento promosso in collaborazione con la biblioteca “Annalisa Durante”, alla presenza del procuratore nazionale Antimafia Franco Roberti, ed è continuata con momenti di lettura e musica tra il Vomero, il centro storico e la zona di Chiaia, discutendo di mito ed eroine tragiche. A concludere un evento musicale con artisti napoletani. Grande la partecipazione a tutti gli appuntamenti organizzati, malgrado tanti siano già in vacanza. Presenti anche rappresentati delle istituzioni, come il sindaco Luigi De Magistris e l’assessore alla cultura Nino Daniele.
In vacanza con un libro. Dei segnali di speranza ci sono: “A Napoli – evidenzia Tortorelli – si sta creando una rete di relazione tra varie realtà legate alla cultura, come dimostra la grande e attiva partecipazione all’evento del 30 luglio da parte non solo di librerie, ma di molti scrittori napoletani, che hanno condiviso con il pubblico la loro storia”. Hanno aderito alla Notte bianca dodici librerie. “Il nostro obiettivo – chiarisce – era dare un incentivo alla lettura e alla cultura. Già dal titolo dato all’iniziativa, ‘Parti col libro’, abbiamo voluto dare un messaggio: nelle vacanze porta con te un buon libro. Il fine sottinteso è la riscoperta di Napoli, con i suoi valori culturali che sono la forza di questa città. È positiva la partecipazione di tanti autori alla Notte bianca delle librerie, come pure l’affetto e la stima che li legano tra di loro”. Tra gli scrittori intervenuti all’iniziativa, Antonio Menna, Michele Serio, Stefano Piedimonte, Pier Luigi Razzano, Fabrizio Coscia, Piero Mastroberardino. Con iniziative come la Notte bianca “si cerca di riscoprire il valore dell’arte, della cultura, del pensiero che a Napoli è sempre stato forte”.
Un incentivo alla legalità. La cultura come veicolo di legalità. Per questo ad aprire la Notte bianca c’è stato Franco Roberti. “Napoli – ammette Tortorelli – è una città difficile con le sue tante contraddizioni. Si cammina sempre sul filo del rasoio, ma ci sono segnali di una rinascita anche da questo punto di vista. Qui il problema non è tanto che la legalità non riesce a prendere piede, quanto la difficoltà nel riconoscere lo spirito civico nei suoi abitanti. Si tende sempre a vedere lo Stato come nemico, è una reminiscenza del passato. È una città che tende a farsi le sue leggi”. In questo senso “la cultura è fondamentale perché contribuisce a creare un senso di identità forte e, attraverso ciò, a recuperare i valori fondanti della legalità, del rispetto reciproco e del saper vivere insieme”.
Continuare il dialogo tra cultura e città. Ad organizzare la Notte bianca la casa editrice “Homo scrivens”: “La nostra – chiarisce Tortorelli – è una realtà molto particolare. Siamo una delle poche case editrici che non pubblica a pagamento perché crediamo molto nel talento dei nostri autori”. Non solo: “Nel panorama attuale dove c’è il rischio che le piccole case editrici siano fagocitate dalle grandi, ‘Homo scrivens’ ha fatto suo punto di forza la rete: infatti, è nata come compagnia di scrittura nel 2002 per riunire insieme gli scrittori. In questi anni, collaborando con numerosi editori di ogni parte d’Italia, ha portato alla pubblicazione circa quattrocento autori, molti dei quali esordienti. Solo nel 2012 ‘Homo scrivens’ è diventata casa editrice al fine di continuare questo impegno in forma autonoma e condurre testi e autori all’attenzione diretta del pubblico”. La Notte bianca delle librerie non resterà un episodio isolato: “Ieri sera – afferma Tortorelli – l’assessore alla cultura, Nino Daniele, ci prospettava l’idea di promuovere due o tre iniziative all’anno per portare avanti il dialogo tra cultura e città che ora si è aperto. Siamo convinti, infatti, che la cultura è un elemento fondante di una società, anche se, purtroppo, a Napoli si legge molto poco. Iniziative come la Notte bianca servono proprio a invogliare la lettura, a far conoscere nuovi autori e ad allargare gli orizzonti”.