Di William Belardinelli
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Parrocchia Santissima Annunziata”: 3 Tornei svolti, 2 di calcetto, divisi per fasce d’età, e 1 di pallavolo misto.
Passaggi, triangolazioni, tiri in porta, salvataggi sulla linea, gol.
Gambe piegate, braccia spalancate, bagher, schiacciate.
Un insieme di gesti tecnici che hanno caratterizzato le serate della nostra parrocchia. Un insieme di gesti tecnici che hanno regalato emozioni che porteremo sempre con noi. 20 squadre scese in campo per vincere, per avere la meglio sull’avversario: ogni squadra con una sua storia.
Nelle gare svolte, ho visto la forza educativa dello sport: perché lo sport è possibilità di crescita e d’incontro, è provarsi con se stessi e con gli altri, è spostare i propri limiti. Imbattersi in un avversario ti obbliga a dare il meglio, a crederci, a non mollare, rispettandolo. Le nostre serate hanno dimostrato come lo Sport sia veramente una palestra di vita. Sport con la “S” maiuscola per tutti, nessuno escluso.
Noi abbiamo dimostrato come l’oratorio possa tornare ad essere un luogo sportivo.
Negli ultimi anni, all’oratorio sono state preferite altre realtà, sportive e non: quanti ragazzi di oggi si incontrano in parrocchia pronti ad improntare una partita di pallone o una qualsiasi altra sfida sportiva?
L’oratorio deve tornare ad essere luogo di aggregazione, di ascolto, di riflessione, di formazione umana e sportiva.
Gli oratori devono tornare ad essere animati in maniera costante: bisogna aprirli, anche nelle ore serali e notturne. Gli oratori devono tornare ad essere vissuti in maniera assidua.
In parrocchia bisogna osare, bisogna proporre, bisogna sempre mettere in campo quel qualcosa che possa migliorare la vita altrui.
Le parole sono importanti, ma oggi i fatti contano ancor di più: questo deve essere il tempo del fare, non dell’aspettare.
Venerdì sera, vedere in parrocchia circa 200 persone, se non di più, per la festa finale dell’oratorio e per assistere alle finalissime dei tornei (con tanto di spari in conclusione) è stato un qualcosa che sono sicuro abbia riempito di gioia il cuore dei presenti.
Questa deve essere la strada: mettersi in gioco per essere protagonisti nella propria vita e per fare del bene nella vita degli altri”.
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