Di Sara De Simplicio
SANT’EGIDIO ALLA VIBRATA – Gli appassionati di sport nel nostro territorio riproducono sostanzialmente il modello su scala nazionale: le discipline più gettonate, infatti, sono anche qui quelle classiche, cioè il calcio per gli uomini e la danza per le bambine. Ma, nonostante un’indubitabile minoranza di seguaci, c’è chi non si è affatto arreso e continua, con impegno e professionalità, a prefiggersi l’obiettivo di far crescere lo sport che più lo appassiona. E’ questo il caso di Armando Di Pietropaolo, vicepresidente dell’associazione di pallavolo “Asd Sant99”, della quale ne costituisce, insieme al dirigente sportivo Stefano Vulpiani, il motore e il nucleo propulsivo.
Da quanto tempo ti occupi di pallavolo e come sei entrato a far parte del direttivo dell’ Asd Sant99?
Sono da sempre stato uno sportivo e ho praticato per diversi anni il nuoto; col tempo poi decisi di optare per uno sport meno individuale e fra tutti quelli di squadra scelsi la pallavolo, che da sempre mi appassionava. Così ho iniziato a giocare fino a quando poi, purtroppo, un giorno un appoggio anomalo mi ha procurato una lesione al crociato. Da lì ho smesso di praticarla ma non di seguirla né di amarla. Quando poi il dirigente sportivo della Asd Sant99 anni fa mi chiese di unirmi al direttivo dell’associazione e dare un contributo in prima persona, non esitai affatto. Da quel momento, insieme, abbiamo dato a questa realtà una struttura più solida e più ordinata, ci siamo posti degli obiettivi precisi e su questa linea abbiamo iniziato ad organizzare le squadre, i campionati, gli allenamenti. Oggi, oltre alla carica di vicepresidente, mi occupo anche dell’amministrazione e coadiuvo la prima fase degli allenamenti che riguardano la preparazione fisica fino ai fondamentali.
Com’è cambiata nel corso degli anni la vostra realtà?
Per i primi anni dopo la sua nascita, avvenuta nel 1999, l’associazione non aveva particolari obiettivi; col passare del tempo è maturata la voglia di promuovere questo sport anche ai bambini al di sopra degli 8 anni e così sono nate le giovanili. Fino a qualche tempo fa, poi, avevamo due squadre, una maschile e una femminile. Quest’ultima gioca in Prima Divisione (campionato provinciale) e conta oggi circa 16 ragazze mentre, purtroppo, quella maschile, che militava nel campionato interregionale di serie D, negli anni si è andata disgregando fino a scomparire, forse per motivazioni strettamente congenite del nostro territorio: qui, infatti, la pallavolo ha una tradizione meno datata e meno illustre rispetto ad altri sport ed è ancora una disciplina secondaria.
Dove e come svolgete la vostra attività sportiva?
Per gli allenamenti e le partite in casa abbiamo a disposizione la palestra comunale. Durante la fase di preparazione sono previsti anche quattro allenamenti a settimana, nei quali agli esercizi di potenziamento, resistenza e velocità abbiniamo sempre il perfezionamento del gesto tecnico; durante il campionato, invece, gli allenamenti settimanali diventano due o tre. Di solito le partite in casa si giocano la domenica visto che per queste tocca noi decidere il giorno e di conseguenza, quindi, quello delle partite in trasferte dipende dalla squadra avversaria.
Alle ragazze ricordiamo sempre di dosare nel giusto modo carica emotiva e concentrazione e di mantenere un atteggiamento positivo e uno spirito di gruppo anche quando ci si trova sedute in panchina.
Durante l’anno cerchiamo, inoltre, di portare le ragazze a vedere le partite di pallavolo di alto livello: è importante per loro accostarsi ad un modello perché può essere insieme un’occasione di crescita e di stimolo. A volte, poi, l’impegno e la continuità ha anche premiato alcune di loro, come è successo due anni fa quando due ragazze, per di più provenienti dall’universo danza, sono arrivate dritte in Serie C, per la quale le abbiamo cedute ad una società di Ascoli Piceno.
Che spirito si respira nel vostro gruppo?
Il nostro direttivo da subito ha voluto dare un’impronta ben precisa alla squadra: la nostra idea di pallavolo è quella di un mix fatto di passione e divertimento. Per questo è importantissimo per noi che prima di tutto le ragazze si divertano e amino fare sport e quando ci accorgiamo che per qualcuna di loro comincia a essere motivo più di stress che di piacere allora cerchiamo di mettere un freno. E’ naturale (e anche doveroso), infatti, che ci siano agonismo e competizione ma questi devono sempre viaggiare di pari passo con la gioia dello stare insieme, la disciplina e lo spirito di gruppo. Inoltre, cerchiamo di trasmettere alle ragazze, oltre alle nozioni strettamente inerenti alla pallavolo, l’importanza dell’attività fisica, dell’impegno e della perseveranza se orientate al raggiungimento di un obiettivo. Vogliamo trasmettere loro l’idea che ciò che lo sport richiede, ovvero spirito di sacrificio, costanza, disciplina e regolarità, ha poi anche degli effetti positivi sulla vita delle persone. Per mia esperienza diretta, infatti, ho constatato che, proprio quando ho dovuto stringere i denti a causa dell’aumentare degli impegni (sia scolastici che sportivi), è lì che sono riuscito a mettere ordine nella mia vita. Paradossalmente, quando ho aumentato il ritmo, ho sperimentato il benessere fisico e mentale perché nel fare mie delle abitudini positive di conseguenza tutti gli aspetti della mia vita ne hanno indirettamente tratto beneficio. Lo sport, insomma, è stato per me l’inizio di un circolo “vizioso” di positività.
Cosa ti auguri per il futuro della Asd Sant99?
Per quanto riguarda le giovanili femminili possiamo ritenerci molto soddisfatti perché le ragazzine sono sempre più numerose e sempre più attive, perciò mi auguro che questo trend rimanga positivo. Per il resto, spero che al più presto si riesca a ricostituire anche una squadra maschile cercando il più possibile di divulgare e far crescere la nostra realtà. Speriamo che il riscontro delle iscrizioni quest’anno sia positivo come lo è stato in passato dopo lo “Street Volley”, un evento organizzato da noi in collaborazione con la direzione scolastica al fine di coinvolgere in questo appassionante sport i ragazzi della scuola media. Infine, il mio desiderio è che la pallavolo riesca ad abbandonare quel ruolo marginale che ancora oggi purtroppo le appartiene. Questo, però, non ci ha mai scoraggiato né lo farà adesso: forti della nostra grande passione per questa disciplina, noi come Sant99 Volley continueremo a promuoverlo con tutte le nostre forze, soprattutto tra i bambini e i giovani.
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