DIOCESI – “Ancorati alla speranza!”, sta per tornare il Convegno Nazionale Giovani verso Assisi, che si terrà dal 29 ottobre al 2 novembre 2015!
Dal 1980 il “Giovani Verso Assisi” è l’occasione più importante per comprendere la propria fede; è quel faro in un mare di oscurità, è, per dirla in termini sportivi “la classicissima di autunno”…il convegno si è sempre svolto anno dopo anno anche nel 1997 anno dei tragico terremoto in Umbria il Gva fu solo posticipato di data da fine Ottobre a fine Dicembre e i Giovani Verso Assisi poterono passare l’ultimo dell’anno insieme sotto un mega tendone da circo (la basilica era malconcia nel post terremoto) e negli anni questo percorso ha affrontato i temi più svariati: come quello della Missione, del sacramento del Battesimo, quello del Matrimonio (in quell’anno addirittura 2 giovani si sposarono al Convegno), le catechesi su Dio Padre, le 7 Beatitudini (approfondite una ogni anno per 7 convegni consecutivi) e tanti altri temi.
Molti di voi non lo sapranno ma l’embrione del Giovani Verso Assisi nasce proprio a San Benedetto del Tronto nella chiesa di Sant’Antonio, era li che molti giovani Sanbenedettesi riuniti attorno a Padre Giancarlo, Padre Silvano ed altri prepararono i primi convegni, portando in Basilica ad Assisi addirittura la testimonianza di uno scienziato come Zichichi (una scelta coraggiosa per l’epoca).
Sotto potete avere qualche descrizione in più della virtù e dei vizi che accompagneranno il Convegno Giovani verso Assisi nel 2015: speranza, avarizia e accidia!
SPERANZA: Attesa fiduciosa della realizzazione di un evento desiderato. E’ un sentimento di serena fiducia nell’avvenire.
Papa Francesco ha detto: “la speranza cristiana non è semplicemente un desiderio, un auspicio, non è ottimismo: per un cristiano, la speranza è attesa, attesa fervente, appassionata del compimento ultimo e definitivo di un mistero, il mistero dell’amore di Dio, nel quale siamo rinati e già viviamo. Ed è attesa di qualcuno che sta per arrivare: è il Cristo Signore che si fa sempre più vicino a noi, giorno dopo giorno, e che viene a introdurci finalmente nella pienezza della sua comunione e della sua pace.”
AVARIZIA: L’avaro è colui che per appagare i propri desideri e piaceri, brama di possedere ed accumulare solo per se stesso. E’ in continua ricerca di ricchezze o cose che non lo portano ad essere disponibile nel donare e condividere quello che ha.
Invece che possedere ricchezze o beni, si lascia possedere da questi, i quali lo rendono totalmente concentrato su stesso, lasciando fuori tutto e tutti.
ACCIDIA: è il disinteresse per il presente e la mancanza di prospettiva per il futuro. L’accidia è l’assenza di entusiasmo anche di fronte a ciò che è buono, è il vizio che designa l’abbattimento, lo scoraggiamento, la noia, e la depressione dell’uomo di fronte alla vita.
L’accidia è stata paragonata alla “paralisi del’anima infiacchita nella mente” … chi possiede questo vizio cerca sempre di rimandare i buoni propositi nel fare il bene.