Ha girato la boa del milione di presenze il padiglione della Santa Sede presente all’esposizione universale di Milano. Il traguardo è stato raggiunto nella mattinata di domenica 20 settembre. “Il milionesimo visitatore – afferma una nota stampa – è coinciso con l’ingresso di un gruppo di 35 donne consacrate appartenenti alle Piccole apostole della carità, istituto fondato dal beato don Luigi Monza”. A Expo si sta registrando un aumento delle presenze nel mese di settembre, con numeri record nei fine settimana. “Penso sia stata la forza del nostro messaggio – ha commentato Luciano Gualzetti, vice commissario del padiglione della Santa Sede – ad attirare le persone all’interno del padiglione. Accogliamo i visitatori con due scritte, in varie lingue, poste all’esterno della struttura: ‘Dacci oggi il nostro pane’ e ‘Non di solo pane vive l’uomo’. Questo approccio induce la gente a entrare perché immagina che qui si possano trovare spunti di riflessione. E questo credo che valga anche per i non credenti e i fedeli di altre religioni”. Il padiglione accoglie i visitatori con una parete di immagini che rappresentano le ferite dell’umanità: fame, conflitti ed esclusione per quella che Papa Francesco ha definito la “Globalizzazione dell’indifferenza”.
Sulla parete opposta del padiglione scorrono le immagini di tre video che descrivono tre iniziative di solidarietà della chiesa cattolica nel mondo: in Burkina Faso, in Ecuador e a Erbil, nel Kurdistan iracheno. Al centro, il tavolo interattivo che spinge il visitatore a riflettere sul senso della condivisione.
All’interno del padiglione è inoltre esposta un’opera d‘arte: l’arazzo “Istituzione dell’eucaristia” di Rubens. È inoltre possibile fare un’offerta libera per i campi profughi in Giordania. In poco più di quattro mesi e mezzo sono stati così raccolti 100mila euro, “che saranno destinati in particolare a progetti educativi e di sostegno alle famiglie”.