DIOCESI – Con l’inizio dell’anno pastorale diocesano è incominciato anche il percorso di formazione annuale dei diaconi permanenti e di noi aspiranti al diaconato.
I primi due incontri si sono tenuti il 15 e il 22 settembre presso il Biancazzurro guidati dal nostro vescovo Carlo che ha illustrato il tema :“ La coscienza cristiana”.
Dopo la recita dei vespri il vescovo Bresciani ha spiegato che il tema della coscienza è molto importante per la vita cristiana e che può essere strumentalizzata se non è posta nell’ottica giusta.
La coscienza la si capisce se si mette al centro del cuore dell’uomo la Verità cioè Dio.
Quando l’uomo pensa che la libertà è assoluta, la coscienza diventa impulso, istinto, possesso dell’altro.
Se invece ci mettiamo nell’ottica cristiana che la libertà è un dono che viene da Dio e che possiamo perdere, allora la coscienza acquista un significato vero. Essa è la voce di Dio che parla al nostro cuore e che impone un imperativo morale: fai il bene ed evita il male. Libertà di coscienza non è fare ciò che ci piace, ma seguire una strada tracciata dietro a Cristo. Questa strada ci pone dei vincoli che non sono una limitazione della libertà, ma seguire il bene che ci viene proposto nella vita. Infatti quando ci allontaniamo volontariamente dal bene, scatta in noi il senso di colpa che non è un giudizio esterno, ma un giudizio interno, del nostro cuore che ci ricorda che abbiamo fatto il male e non abbiamo seguito il bene.
Il vescovo Carlo ha affermato “anche se ci costa sacrificio come i martiri, occorre seguire sempre il bene”. Non si può fare un’azione dicendo: “ Me lo sentivo in coscienza” e poi essa è contraria al Vangelo.
La bontà di un’azione non dipende dalla coscienza come sentimento, ma dalla Verità che ci giova e ci rende liberi. Il tema della coscienza è valido per ogni cristiano che vuole seguire seriamente e con gioia Cristo.
Sicuramente questo argomento che il nostro vescovo Carlo ci ha proposto, porterà giovamento alla formazione cristiana, umana e culturale alla nostra comunità diaconale.