Esauritasi l’alta pressione e ripiegatesi in se stesse le giornate quasi a riporsi per occupare meno spazio, si riconquista forse l’agio di non inseguire più gli eventi “estivi” ma di meditare con maggiore respiro le prossime ordinate “uscite”. La prossimità al 4 ottobre, nel calendario cristiano giornata celebrativa il patrono d’Italia, San Francesco d’Assisi, potrebbe (è questo l’augurio) in alcuni ispirare il desiderio di visitare i luoghi che per primi hanno assistito alla testimonianza evangelica del “poverello”. Se così fosse, prima di ogni altro preparativo e piuttosto che consultare Tripadvisor consigliamo di “avvicinare” la meta sfogliando la guida alla Basilica ove le spoglia del Santo giacciono conservate e che in queste poche righe indichiamo.
Probabilmente la meno francescana tra le chiese francescane che come perle sparse prive di filo e collana impreziosiscono la nostra penisola, la Basilica di Assisi si profila al margine più occidentale dello sviluppo urbano come un sasso lanciato lontano, lavorato al sole con la finitura di un diamante, nel punto più ad ovest e più inquietante della cittadella medievale; sul Collis inferni, antico luogo d’esecuzione e cimitero dei “senza legge”, voluto in umiltà dal Santo e ribattezzato in “restaurazione” da papa Gregorio IX Collis paradisi. Che secondo le più abituali espressioni o risvolti di copertina sia un’eccelsa testimonianza di fede, scrigno di capolavori che hanno rinnovato il linguaggio figurativo occidentale o insigne monumento d’Italia, non è mistero per alcuno, né è dimenticabile il contributo giottesco e le nuove prospettive che gli affreschi di sua concezione hanno aperto alle ricerche pittoriche e antropologiche che seguiranno. Meno frequente e per questo rilevante proprio per apprezzare tanto meglio quanto detto è la disponibilità di una guida che riesca a combinare l’esaustività/ pregnanza dei contenuti con la brevità della forma, la ricchezza/varietà dell’apparato iconografico con il costo modesto del volume (12 euro). La trasmutazione è riuscita (già da un po’ di anni) alla Franco Cosimo Panini, editore che ha viziato i “lussuriosi dell’arte” con copertine in raso, curatori illustri, edizioni limitate… costi elitari!
Nell’interesse dei cultori dell’arte e dei frequentatori capillari dei percorsi all’interno dei più importanti monumenti d’Italia, ha editato la collana “Mirabilia Italiae – Guide”, brossura economica non meno esaustiva della sua omonima versione di pregio. Schede critiche, profilo storico, piante dettagliate e diagrammi che accompagnano le descrizioni, impianti fotografici a colori realizzati specificatamente “per l’occasione” e “porgere il braccio” al visitatore impegnato nella sua “esplorazione virtuale”, sono le più rilevanti costanti che il rivisitato “nuovo” non tradisce del “vecchio”.
Fallerei nel mio intento se trattenessi il lettore oltre il bastevole; il 4 ottobre è prossimo è c’è qualcosa su cui prepararsi bene…!