“I dolori di Maria – ha spiegato Don Guido – sono gli stessi di Gesù, ossia i dolori e le sofferenze di Gesù sono i medesimi di Maria, perchè la Chiesa condivide tutto di Gesù Cristo”. Dopo la celebrazione, intensamente vissuta, si è svolta la processione , per dare un segno tangibile del rispetto che si vuole offrire alla Vergine, invocata , in questa particolare occasione, con il titolo di “Addolorata”, cioè Maria che piange sotto la Croce il Figlio ucciso, simbolo della condivisione della sofferenza di tutte le madri e in generale di tutta l’umanità di ieri e di oggi. Al termine, c’è stato un incontro conviviale dove le confraternite hanno avuto modo di fraternizzare. Era presente anche Don Nicola Spinozzi, che accompagnava una di loro. Presso i locali parrocchiali di Sant’Agostino, di cinquecentesca memoria, è stato organizzato un ritrovo frugale per conoscersi e creare “coomunità”, il che risulta essere senz’altro molto positivo, perchè solitamente, i gruppi e le varie organizzazioni ecclesiali, tendono a fare gruppo a se stante e a chiudersi.
Proprio per promuovere il contrario, ci si è voluti riunire tra varie confraternite di diversi paesi dell’ascolano.