RIPATRANSONE – “Ricordare un amico e un compagno di vita che ci è stato al fianco e ci ha guidato nei momenti belli e difficili della nostra giovinezza”, è stato questo lo spirto con cui è trascorsa Domenica 20 Settembre per un gruppo di vecchi amici, in quel di Pretare.
Questa località è loro cara per i bei ricordi che conserva ed ancora trasmette in quanto tappa importante dell’opera di apostolato e aggregazione giovanile che Don Antonio Fazzini ha svolto a Ripatransone negli anni Settanta.
Questo sacerdote infatti ha insegnato con umiltà l’amore per la natura e la gioia dello stare insieme, proponendo di sperimentare la condivisione, il rispetto reciproco ed il desiderio di amare Gesù incontrandolo ogni giorno nel prossimo.
Nel 38° anniversario della sua morte grazie allo spirito di iniziativa, vulcanico e coinvolgente di Emanuela Lanciotti, la comitiva di ex compagni si è ritrovata per pregare proprio a Pretare, piccola frazione ai piedi del Vettore, dove nel 1968 Don Antonio ha dato vigore al suo ministero sacerdotale in mezzo ai giovani, attraverso le iniziative dei campi estivi, già iniziate a Foce di Montemonaco.
Si trattava infatti di esperienze non fini a se stesse, ma che costituivano il culmine delle numerose attività svolte durante l’anno, come quelle dei gruppi UNITALSI, Emmaus, Scout, proseguite poi per molti anni, anche dopo che il sacerdote ha lasciato la vita terrena per tornare alla Casa del Padre.
Il gruppo di circa cinquanta persone si è riunito intorno all’altare della piccola chiesa di Pretare per la Celebrazione Eucaristica, arrivando in pullman da Ripatransone mentre molti altri sono giunti con mezzi propri da S. Benedetto e Grottammare.
Il parroco del luogo, Don Francesco, e la piccola comunità hanno da subito riservato un’accoglienza affettuosa, osservando con curiosità e simpatia la loro messa animarsi di canti, con le chitarre di Vincenzo e Roby e la tromba di Ermanno… un momento di preghiera intensa nel toccante ricordo di Don Antonio.
E’ stata l’occasione per tutti di ritrovarsi insieme ancora una volta, per condividere la memoria, raccontarsi un po’ di vita, ma soprattutto per cantare insieme, quei canti di montagna che sono stati la colonna sonora di tanti anni, riaffiorati piacevolmente nei cuori di tutti, essendo diventati bagaglio di ciascuno.
La bella giornata non poteva concludersi che con una passeggiata a Forca di Presta ed una allegra tavolata attorno alla quale sono stati rinverditi i molti ricordi, nella diversità dei percorsi poi intrapresi.
“Peccato che una fotografia non possa raccontare la viva commozione che tutti abbiamo provato in questa mattinata assieme” ha chiosato con la gioia negli occhi qualcuno.
Antonella
A! Io vorrei tornare anche solo per un dì lassu sulla valle alpina ecc...... questo canto che ricondo e che penso tutti ricordiate mi fa pensare a Don Antonio, ma anche e soprattutto alla sensazione di serenità e di pace di vicinanza a DIO che si viveva in quegli anni e che ci è rimarrà per sempre , grazie agli insegnamenti di Don Antonio che io chiamavo "DON" il mio caro Don, E' sempre nei miei ricordi e nel mio cuore. Spero di poter partecipare anch'io almeno una volta insieme a tutti voi amici alla festa di Don Antonio. un saluto a tutti Antonella