“Analogamente alla Chiesa, che sulla scena internazionale non ha nulla da difendere, se non la verità e la dignità dell’essere umano, e fa sentire a questo scopo la sua voce – ha detto Parolin – così Radio Vaticana non ha altro obiettivo che far risuonare chiaro e forte il messaggio evangelico e di essere esempio di buona informazione”, anche usando “nuovi mezzi come il web”, per fornire “un’informazione credibile” nel continente digitale, attraverso 79 programmi giornalieri trasmessi in 40 lingue. Il cardinale Parolin ha osservato che “l’interesse per l’opera e l’azione del Santo Padre e della Santa Sede passano attraverso uno stile che si riconosca per limpidezza, serenità, capacità di approfondire con il dialogo e lo studio, le questioni più spinose che l’attualità pone”. E non ha mancato di sottolineare che la missione della Radio Vaticana viene “apprezzata dal Papa e dai superiori”. Il porporato ha citato in particolare la nuova Segreteria per la comunicazione, guidata dal prefetto, mons. Viganò: “Questa Segreteria sa di poter contare sull’esperienza, sulla disponibilità e sulla collaborazione del personale della Radio, che costituisce una componente fondamentale di questa nuova realtà e che pertanto potrà e dovrà dare un contributo essenziale per la riuscita dell’impresa comune”.