anzianoBruxelles – “L’Unione europea nel suo insieme si trova di fronte a un veloce invecchiamento della popolazione”. La conferma viene da uno studio pubblicato oggi da Eurostat in vista della Giornata internazionale delle persone anziane, che si svolge ogni anno il 1° ottobre. L’istituto statistico dell’Ue afferma che nel 2014 ”la quota di persone con oltre 65 anni di età era del 18,5% rispetto alla popolazione totale con una tendenza ad aumentare per raggiungere circa il 30% nel 2080”. Più precisamente, la proporzione di ultra 80enni dovrà raddoppiare per passare dal 5% dello scorso anno a oltre il 12% nel 2080. “Questa evoluzione demografica imporrà all’Ue di affrontare sfide accresciute” soprattutto per quanto riguarda la situazione economica, previdenziale e l’inclusione sociale delle persone anziane. Tra gli Stati membri le percentuali più elevate di ultra 80enni nel 2014 si registravano in Italia (6,4%), Grecia (6,0), Spagna e Francia (5,7). Al contrario le percentuali minori erano presenti in Irlanda e Slovacchia (3,0%). Del resto lo sviluppo della popolazione anziana prevede delle sorprese: ad esempio la Slovacchia dovrebbe registrare nel 2080 la quota più significativa di ultra 80enni con il 16,3%, seguita a poca distanza da Portogallo, Germania, Polonia. 

Sfogliando le pagine della corposa ricerca Eurostat emergono altre indicazioni a carattere economico-sociale. Anzitutto si evince che la popolazione con età superiore ai 65 anni è maggiormente esposta alla minaccia di povertà o esclusione sociale. Un altro dato interessante riguarda l’accesso della terza età alle nuove tecnologie informatiche, con meno della metà (42% nel 2014) degli abitanti Ue fra i 65 e i 74 anni che utilizza internet. Ma tale dato maschera forti differenze nazionali: le percentuali maggiori di anziani internauti si registrano in Danimarca (84%), Lussemburgo (81), Svezia (78), Paesi Bassi (76), Regno Unito (70); per contro le percentuali precipitano in Romania e Bulgaria (10%), Grecia (14), Cipro (16), Croazia (17), Italia (20), Polonia (21). Un ultimo dato: l’utilizzo di internet da parte della popolazione anziana riguarda principalmente la posta elettronica, la ricerca di informazioni su beni e servizi e le notizie di attualità; solo un quarto circa degli internauti fra i 65 e i 74 anni utilizza i social media.

 

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