Come spesso accade in tante parrocchie, al termine della Messa domenicale, l’ambone diventa uno spazio riservato a delle storie “speciali”, storie che parlano di speranza e di “resurrezione”, di ragazzi strappati dalla strada e riconsegnati ad una nuova vita.
E così è stato, domenica 27 settembre, nella Chiesa del Sacro Cuore di Sant’Egidio alla Vibrata dove, prima della benedizione finale, è giunto al microfono Valerio, 31 anni, di Avezzano, uno dei ragazzi dell’associazione Onlus “Dianova”, con sede a Montefiore dell’Aso, un piccolo paese della provincia di Ascoli Piceno di appena 2000 abitanti.
Valerio, accompagnato da Sergio, un altro ragazzo rappresentante dell’associazione ma originario di Pescara, ha raccontato la sua esperienza da ex tossicodipendente e di come, dopo 15 anni trascorsi nel giro della droga, ha trovato la forza per dire stop e ricominciare e a vivere, grazie all’aiuto di una realtà che non gli ha mostrato indifferenza ma che gli ha teso una mano per rialzarsi da terra e ricominciare.
Dianova, infatti, è un’associazione Onlus nata in Italia nel 1984 e che ha sviluppato nel tempo programmi e progetti innovativi per la prevenzione e il trattamento delle tossicodipendenze e che aderisce a Dianova International , un network presente in 11 paesi del mondo, “ membro consulente speciale” per l’Onu in materia di educazione, giovani e tossicodipendenze e con “Statuto Consultivo dell’UNESCO”.
Oggi la sede ascolana conta 23 persone che, giorno per giorno, vengono “rieducate” e aiutate da un team di psicologi e psicoterapeuti a sperimentare di nuovo una vita “normale”, secondo un programma, sì specifico per ciascuno e variabile a seconda delle necessità e dei bisogni, ma basato sulla comune convinzione che ogni persona possa trovare già in sé stessa le risorse necessarie per la propria autonomia personale e l’integrazione sociale, a patto che, affianco ad un aiuto adeguato di un collaboratore insieme “solidale e professionale”, ci sia la seria volontà del tossicodipendente di assumersi la responsabilità della propria vita.
Valerio, infatti, ci racconta come “purtroppo non tutti riescono a dire un no definitivo alla droga visto che alcuni ragazzi entrano in comunità solo per compiacere alla volontà dei genitori e non per un serio impegno nel voler riprendere in mano la propria vita”.
Comunque, molti sono anche le storie con un lieto fine, come ad esempio la sua: “il mio programma è quasi giunto al termine e ad oggi posso dirmi orgoglioso del percorso fatto. Dianova mi ha insegnato a credere in me stesso e ha provveduto anche al mio prossimo futuro, dato che mi ha inserito in un programma formativo con un tirocinio in un’azienda. Quello che conta, infatti, per noi che abbiamo un passato difficile alle spalle è il potersi sentire utili ed ascoltati: l’indifferenza e il non dialogo in famiglia sono distruttivi per molti ragazzi e quasi tutti quelli che entrano in una comunità hanno avuto lo stesso tipo di “mancanza”.
Tutti siamo stati in passato fragili, ci siamo sentiti emarginati, discriminati o comunque in qualche modo in “minoranza”. Poi, il non sapersi relazionare con il mondo esterno e il non saper affrontare alcuni problemi, hanno contribuito alla scelta della via apparentemente più facile, ma che poi si è rivelata deleteria. Il mondo della droga, infatti, è come una spirale: è facile e breve il viaggio di andata ma molto difficoltoso e lungo quello di ritorno. Uscire dal vortice negativo da soli è quasi impossibile e per guarire davvero ci vogliono un aiuto esterno affidabile, tanto impegno e forza di volontà e anche tanta umiltà … perché già solo il fatto riconoscere e ammettere di avere un problema è il primo sintomo di un reale processo di guarigione”.
Valerio, inoltre, ricorda che l’associazione Dianova per portare avanti tutte le attività ha bisogno di piccole “dimostrazioni” di generosità: chiunque volesse dare un contributo concreto può farlo attraverso una donazione tramite c/c postale intestato a “ASSOCIAZIONE DIANOVA ONLUS – VIALE FORLANINI 121 20024 GARBAGNATE MILANESE” oppure tramite c/c bancario “ Banca Prossima Spa – fil. Milano IBAN IT 57L0335901600100000008274”.
Per avere maggiori informazioni sull’associazione e sui suoi progetti è possibile contattare l’ufficio comunicazione allo 0161.240950 o alla e-mail: info@dianova.it.
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