“Essere nonni oggi significa avere una missione, un lavoro da compiere” spiega Antonio Zappi, presidente nazionale di ANLA, Associazione nazionale seniores d’azienda “Oggi in Italia gli anziani, grazie al prolungamento della vita media e alle generali migliori condizioni di salute, sono punti di riferimento per le famiglie e questo sotto un duplice aspetto: da un lato come sostegno, come “nonni”, in quanto, se c’è il lavoro, entrambi i genitori lavorano e i figli sono a loro affidati; dall’altro, se manca il lavoro, gli anziani sono il punto di riferimento economico rimasto. Gli anziani oggi più che mai sono una risorsa per il Paese in termini di welfare, di risorse economiche ma anche e sempre più di memoria, saggezza e competenze: nel dialogo fra giovani e anziani è possibile il vero progresso di un popolo”.
Nella ricerca che il Censis ha approntato per Anla nel 2014, leggiamo che “Nonni e genitori rappresentano oggi un pilastro fin troppo importante per il welfare del Paese: tra 2004 al 2010 la quota di over 60 che aiuta economicamente figli e nipoti è balzata dal 31,9% al 47,9%”. ANLA sottolinea e ribadisce quanto espresso dal Censis: “È importante che il Paese oggi riconosca il ruolo dell’anziano, non per inutili quanto inappropriate rivendicazioni di ruolo, ma perché solo a partire dalla consapevolezza del contributo che gli anziani danno è possibile stimolare ancora di più il loro attivismo e il loro impegno sociale nelle sue molteplici forme, con effetti positivi non solo sulla loro dimensione di vita, privata e sociale, ma sull’intera collettività più in generale”.
Il ministro della salute Beatrice Lorenzin, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione dell’Iniziativa Millepiazze, ha così commentato: “Il nostro Paese è secondo al mondo dopo il Giappone per la longevità della popolazione ed è un risultato che ci fa felici perché gli anziani, con il loro bagaglio di esperienza, sono una risorsa preziosa per la società. Vivere più a lungo è un risultato importante, ma altrettanto importante è però vivere il più a lungo possibile in buona salute. Per far sì che questo accada ognuno deve fare la sua parte. Il Servizio sanitario nazionale ha il dovere di curare le persone e di informarle che per vivere più a lungo e meglio bisogna prendersi cura della propria salute utilizzando gli strumenti a disposizione per prevenire le malattie croniche non trasmissibili, in primis attraverso l’adozione di corretti stili di vita, che sono la nostra prima medicina. Malattie cardiovascolari, respiratorie, diverse forme di tumori e diabete sono infatti prevenibili attraverso quattro mosse alla base di stili di vita corretti, vale a dire seguire una corretta alimentazione, muoversi quotidianamente, non fumare, non abusare di alcol. Il ministero della salute ha fatto tanto in questo ambito, sia dal punto di vista di provvedimenti assunti che sotto il profilo della comunicazione”.
ANLA ha dedicato alla Festa dei nonni la copertina del mensile ufficiale Esperienza. “Dedicare ai nostri nonni la copertina di Esperienza”, spiega un portavoce dell’associazione, “è per noi qualcosa che esula dal semplice riconoscimento di un dato di fatto, l’insopprimibile e naturale legame affettivo e spirituale con chi è nella catena della trasmissione della vita e ci riempie di affetto e di attenzione: è il grazie che sentiamo di dire con tutto il nostro cuore per il coraggio, l’abnegazione, la saggezza con cui i nostri nonni ci accompagnano ogni giorno della nostra vita. Per dirla con le parole di Papa Francesco, pronunciate nei giorni scorsi durante l’VIII Incontro Mondiale delle famiglie, negli USA, ‘Avere cura dei nonni e avere cura dei bambini è la prova di amore, non so se più grande, ma direi più promettente della famiglia, perché promette il futuro. Un popolo che non sa prendersi cura dei bambini e un popolo che non sa prendersi cura dei nonni è un popolo senza futuro, perché non ha la forza e non ha la memoria per andare avanti’.
Lo slogan dell’iniziativa Millepiazze per i Nonni d’Italia tocca il cuore di ognuno di noi: i nonni ‘ti hanno amato da quando sei nato. Ti hanno protetto mentre crescevi. Ti hanno educato e aiutato sempre. E in cambio non hanno mai chiesto niente. Ora diciamo loro grazie. Perché non te lo diranno. Ma hanno bisogno dite. Sono i custodi della nostra memoria: non dimenticarti di loro’.
Nei giorni venerdì 2, sabato 3, domenica 4 ottobre, apriamo le nostre sedi ANLA, insieme a tanti Centri Anziani sparsi nella penisola, per consentire a chiunque di conoscere quanto sul territorio facciamo per i seniores e per la società in generale e per condividere un momento insieme ai propri nonni. È un invito aperto a tutti perché ognuno di noi è nipote e in questi giorni dedicati a coloro che ci amano senza riserve sarà possibile dire loro il nostro grazie di persona. Nello spirito della giornata e in condivisione con Fondazione Senior Italia, sarà possibile dare un aiuto concreto ad un prezzo simbolico, 2 euro per una cartolina, per aiutare le nostre sedi a continuare l’ottima opera di volontariato che in ogni parte d’Italia viene svolta dai seniores ANLA a favore della collettività.”