di Veronica Zegarra
DIOCESI – La passata domenica 20 settembre, con il cuore pieno di gioia, abbiamo abbracciato e fatto nostra la devozione alla “Virgen de Coromoto” patrona del Venezuela. Maria, Madre dell’America Latina, ha voluto lasciare nel popolo venezuelano l’impronta dell’Amore del Padre manifestandosi nei primi momenti della colonizzazione latinoamericana a una famiglia della tribù degli “indios” dei Coromoto, una delle più antiche del Nuovo mondo. La semplicità del gesto di Dio, della sua opera di salvezza che si fa progetto divino attraverso la presenza di Maria, “Madre di tutti gli uomini senza eccezioni”, ha preso radice nella cultura di un popolo generoso, amante della vita, aperto alla gioia della fede, un popolo che ha accolto la tenerezza della madre di Dio facendola Madre sua, la sua Protettrice.
Proprio per questo il mese di settembre è per tutti i venezuelani motivo di incontro e festa in onore alla Madonna che ha ricordato al suo popolo di mettersi alla presenza del Suo Figlio Gesù Cristo, di vincere ogni difficoltà per la diversità, di accogliere con cuore amorevole la volontà di Dio nelle diverse circostanze della vita, perché i tempi del mondo sono duri e difficili, e i venezuelani lo sanno. Nelle loro preghiere e intenzioni hanno condiviso pensieri e speranze per il destino del loro paese colpito da una costante instabilità politica e da conflitti sociali che minacciano la sicurezza e il benessere della sua gente. Il Vangelo è richiamo alla Pace, alla ricerca della strada giusta insieme al Signore; è richiamo a camminare con Cristo che è la luce del mondo, di servire con gioia, come sottolineava don Luis Sandoval : Solo “incominciando il servizio partendo dalle nostre case, all’interno delle nostre famiglie”, la nostra vita prende un senso nuovo e vero.
Dopo la Santa Messa un momento di festa, abbracci lunghi, emozioni e parole nella lingua madre, lo spagnolo, che unisce tutta l’America Latina nella sua grande diversità. Il linguaggio della fede vissuta e condivisa non conosce frontiere. Un particolare ringraziamento va a tutta la comunità latinoamericana presente alla recita del Santo Rosario in lingua spagnola e italiana, a quanti hanno partecipato alla celebrazione eucaristica, al nostro caro don Luis Sandoval che ci accompagna e ci guida, alla Comunità Parrocchiale di San Pio V in Grottammare che da 15 anni ha visto crescere la nostra piccola comunità, “sempre in movimento, in costante cammino”, e che ci ha accolto fraternamente nella sua casa parrocchiale, grazie anche a tanti cuori generosi e collaboratori latinoamericani e italiani che credono in questo progetto da coltivare per diffondere le nostre culture e ravvivare la fede e le nostre radici cristiane uniti alla nostra Chiesa Diocesana.
Un abbraccio alla comunità venezuelana, ai gruppi di preghiera, alle famiglie venute da oltre i confini della nostra diocesi per festeggiare insieme a noi. Al coro “Alma Criolla” , Casa Interculturale Araguaney, a tanti amici latinoamericani che ci seguono con le loro preghiere nelle nostre terre di origine, e sopratutto a quelli che ci accompagnano ogni terza domenica del mese nella celebrazione della Santa messa in spagnolo.
La Comunità Latinoamericana vi invita con gioia al nostro prossimo incontro la terza domenica del mese di ottobre, con la Santa Messa in spagnolo in onore al “Senor de los Milagros” (Signore dei Miracoli) patrono del Perù e di tutti gli immigranti peruviani e latinoamericani. Un abbraccio augurando a tutta la nostra diocesi un buon inizio dell’Anno Pastorale 2015-2016, preparando il cammino del Giubileo della Misericordia proposto dal nostro amato Papa Francesco.
0 commenti