È stato lanciato ieri il progetto dell’arcidiocesi del Lussemburgo “Tendi la mano”, iniziativa per accogliere e accompagnare rifugiati e migranti, radicato nell’impegno delle parrocchie, delle associazioni e delle comunità religiose. In Lussemburgo sono arrivati a settembre circa mille richiedenti asilo. Il progetto lavora su più piani: gruppi di volontariato locali vengono preparati ad accompagnare le persone nelle prime fasi dal loro arrivo. Un altro ambito riguarda l’alloggio: al momento sono già all’esame appartamenti vuoti e inutilizzati che potrebbero ospitare i rifugiati, messi a disposizione in queste settimane, dopo l’appello di Papa Francesco rilanciato dall’arcivescovo Hollerich.

A coordinare il progetto, curare la formazione e garantire la rete tra i referenti delle singole parrocchie è un gruppo diocesano che collabora anche con le agenzie governative competenti e gli altri attori sociali del territorio. Un sito web è a disposizione con le informazioni sul progetto e sull’attualità e uno spazio per lo “scambio di buone pratiche” tra gruppi locali. “La risposta iniziale e la volontà di aiutare sono grandi”, ha detto Marie-Christine Ries, delegata episcopale, che ha riferito di “gruppi di volontari già formati in alcune parrocchie” e di “oltre 30 persone che hanno già dichiarato la loro disponibilità ad accettare la responsabilità di referenti locali”. Il corso per i volontari partirà il 19 ottobre.

 

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