PORTO D’ASCOLI – Un clima disteso e conviviale alla Kabina Welcome per l’ ”Aperitivo con l’autore”, che ha visto ospite Ernesto Preziosi, accompagnato da intermezzi musicali di un giovane talentuoso Daniele di Fabrizio. Preziosi ha presentato il suo ultimo lavoro “Una sola è la città”, edito dall’AVE, un progetto editoriale capace di mantenere bassi i costi del libro grazie all’impegno di diverse associazioni nel garantirne l’acquisto.
Il libro ripercorre la storia importante dell’ impegno dei cattolici nella politica italiana, che non si ritrova nei libri di storia, ma è stato un contributo significativo e anche decisivo per lo sviluppo democratico del nostro paese, nel confronto franco e di spessore ad esempio nell’elaborazione della nostra carta costituzionale. Lo sguardo di Preziosi è quello di affrontare la politica in chiave culturale, riconoscendo in questo percorso di analisi, che oggi si è passati dalle grandi visioni, anche ideologiche espresse dai partiti, alle persone e quindi a una personalizzazione della politica, detonatore è stato il fenomeno Berlusconi. In questa fase storica, ha sollecitato Preziosi, i credenti devono trovare forme nuove e risvegliare la responsabilità politica. Un impegno che per un credente è un dovere in quanto credente, perché la politica è una forma di carità. Se le attività caritative intervengono sui bisogni delle persone a valle, nella concretezza delle situazioni, la politica interviene a monte, cioè sul piano strutturale che ha determinato quella situazione di bisogno. Risvegliare quindi le coscienze, sollecitare il dibattito sulle grandi soluzioni, inventare luoghi di confronto capaci di leggere i bisogni. È la lettura dei bisogni che fa elaborare idee, e il confronto nasce nella dialettica di soluzioni diverse a bisogni emersi che sono stati letti in modo diverso. È qui che si gioca il servizio alla politica, ricostruendo un percorso formativo di credenti che possono leggere i bisogni in un certo modo grazie al pensiero sociale della Chiesa e all’esperienza cristiana. Formare cristiani per formare all’impegno politico, quindi, del resto già la liturgia, che ci raduna come popolo per fare memoriale dentro questa storia: ci forma all’essere popolo e all’attenzione alla storia. Un richiamo forte al livello formativo del cristiano, che deve ritrovare questa valenza sociale.
“Vado in parlamento con il distintivo dell’Azione Cattolica” ha detto Preziosi “sono un cattolico eletto in politica” che porta la sua testimonianza cristiana dentro il dibattito laicamente e con competenza e coerenza. Preziosi ha anche ricordato il valore dell’impegno nella città come segno di come fare politica concretamente, recuperando quei legami con le persone, che il modello della comunicazione e della personalizzazione politica enfatizzata, non crea. Un invito forte che come credenti cittadini siamo chiamati a raccogliere, cominciando a confrontarci e elaborare idee proprio da incontri come questi..