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Torna a Montedinove la Croce astile del quattordicesimo secolo

Di Lauretanum

MONTEDINOVE – Un capolavoro dell’arte orafa sulmonese come la Croce astile, restaurata dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze torna a Montedinove, dal Museo Sistino di Montalto, dove in questi anni ha arricchito notevolmente la già ricca collezione al secondo piano del Palazzo del Seminario vescovile della Città sistina, insieme con le croci similari provenienti dalla Basilica Concattedrale, e dalle antiche Parrocchie di Patrignone e di Porchia.

L’opera, realizzata nella seconda metà del Trecento, e composta da dieci lastre di argento, sarà ospitata in una teca protetta, appositamente concepita allo scopo, nella Chiesa di Santa Maria de Cellis, proprio nel centro del borgo storico dell’abitato novano. La cerimonia di accoglienza e di sistemazione si è tenuta nella giornata di Domenica 4 ottobre u. s. Dopo la celebrazione della Santa Messa, officiata alle 10,30 dal Parroco Padre Mario Alessandrini, della Comunità dei Frati Minori Conventuali residenti presso il Convento di San Tommaso di Canterbury, è in programma l’esposizione della Croce a tutto il pubblico presente. L’operazione è stata possibile grazie al sostegno di alcuni privati, in particolare Alceo Angelini, Francesco e Gheri Merlonghi. Nell’occasione felice del ritorno del capolavoro la Dottoressa Paola Di Girolami, Direttrice dei Musei Sistini del Piceno, illustrerà agli intervenuti la storia e il valore dell’opera. Con la Croce astile, che fu realizzata nel 1300 da Masio di Ciccarello di Bentevenga, Montedinove si riappropria di un ulteriore lavoro artistico di grande pregio e raffinatezza, che contribuirà ad aumentare i motivi di interesse per la visita e la permanenza in un paese che negli ultimi anni ha conosciuto e va ancora conoscendo una rinascita culturale e turistica.

Nella stessa giornata di Domenica 4 ottobre, infatti, l’Amministrazione Comunale guidata dal Primo Cittadino Antonio Del Duca ha organizzato il primo dei due eventi legati al circuito delle Cucine tipiche del Piceno, con un convivio durante il quale si terranno letture e balli popolari presso il Ristorante Del Duca.
Protagonista l’eccellenza agroalimentare locale, con un lunga serie di piatti a base di mela rosa (coltura caratteristica delle colline picene, soprattutto sul territorio montedinovese) che saranno serviti a tutti coloro che parteciperanno all’iniziativa.

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