Guardarsi dai dottori della legge che accorciano gli orizzonti di Dio e rendono “piccolo” il suo amore. È uno dei passaggi dell’omelia del Papa nella Messa a Santa Marta, in cui ha messo in guardia dalla tentazione di voler essere “controllori” della salvezza. “Una delle cose più difficili da capire è la gratuità della salvezza in Gesù Cristo”, ha detto il Papa. Gesù, in particolare, si accanisce contro i dottori della legge, che “pensavano che rispettando tutti i comandamenti ci si poteva salvare, e chi non faceva quello era un condannato”. Così, “accorciavano gli orizzonti di Dio e facevano l’amore di Dio piccolo, piccolo”. Certo, ha osservato il Papa, ci sono i comandamenti, ma la sintesi di tutto è “amare Dio e amare il prossimo”. Solo così “siamo all’altezza della gratuità della salvezza, perché l’amore è gratuito. Per questo Gesù dice: ‘L’amore più grande è questo: amare Dio con tutta la vita, con tutto il cuore, con tutta la forza, e il prossimo come te stesso’. Perché è l’unico comandamento che è all’altezza della gratuità della salvezza di Dio. E aggiunge: ‘In questo comandamento ci sono tutti gli altri, perché quello chiama tutti gli altri’”. Questa lotta per il controllo della salvezza continua ancora oggi, ha ammonito Francesco, ricordando i 500 anni della nascita di Santa Teresa d’Avila. Una mistica, una donna, cui “il Signore ha dato la grazia di capire gli orizzonti dell’amore”.
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