Pubblichiamo la lettera di una nostra lettrice che è voluta rimanere anonima
“Come la più classica delle adolescenti con la cresta alta, ormai più di quindici anni fa, mi divertivo a prendere in giro mia madre perché amava (ed ama tuttora) comprare oggetti antichi, mobili soprattutto. Ma, come per tante altre cose, si cambia idea con gli anni ed anche io ho sviluppato una passione per tutto ciò che ha “vissuto” tanto.
Perciò, quando ho visto un foglietto ingiallito fare capolino da uno dei libri di preghiere di mia zia, ho subito chiesto di poterlo vedere. E sono stata accontentata.
“Preghiera di S. S. Pio XII per la santificazione dei sacerdoti”
Sua Santità Pio XII. Quel foglietto ha più anni di mio padre, già questo bastava per attirare il mio interesse.
Il titolo in copertina però lo ha fatto definitivamente e, mentre leggevo le due facciate interne, ho pensato a quante volte mia nonna potesse aver recitato quella preghiera. A quante altre signore, come lei, avessero raccolto seriamente quell’invito, composto dal Papa stesso, a pregare per i sacerdoti.
Ora, siamo onesti… Quante volte borbottiamo contro i nostri sacerdoti, fuori dalle chiese ed anche dentro? Una spia messa sotto i banchi per i cinque minuti che precedono ed i cinque che seguono la Messa già svelerebbe abbastanza…
Vi aspettate un po’ di gossip spiccio da parrocchia, adesso, da me? Resterete delusi allora.
Quante volte preghiamo, noi, per i nostri sacerdoti? Sono almeno tante quante le volte che ci lamentiamo di loro?
Non succede, in famiglia, di discutere, ma di continuare comunque a pregare per genitori, figli, nonni, suoceri, generi, nuore, ecc.?
Noi siamo la famiglia data ai nostri sacerdoti. Anche loro, anzi, soprattutto loro hanno bisogno della nostra preghiera. Impegniamoci allora, a pregare per loro, almeno una volta per ogni lamentela che rivolgiamo loro, diretta o borbottata che sia. E i cinque minuti precedenti e successivi alla Messa saranno decisamente più efficaci se trascorsi in questo modo…”
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