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Siria “L’intervento dei russi sta ottenendo buoni risultati e i ribelli si stanno allontanando”

“L’intervento dei russi sta ottenendo buoni risultati e i ribelli si stanno allontanando. Ora nutro la speranza realistica che il conflitto termini”. Così il padre francescano Raimondo Girgies, parroco della parrocchia latina della conversione di san Paolo, nel quartiere di Bab Touma, al centro di Damasco, commenta gli ultimi sviluppi del conflitto siriano che ha visto la discesa in campo delle forze russe al fianco del presidente Assad. “In attesa della luce – dichiara il parroco – continuiamo a vivere nel terrore. Insieme ai musulmani. Da sempre coabitiamo in pace e collaboriamo: tra noi vige grande rispetto e anche loro sono bersaglio dei mortai. L’intera popolazione possiede un coraggio e una forza indescrivibili: gli adulti vanno al lavoro, i ragazzi frequentano la scuola nonostante l’elettricità a intermittenza e la scarsità d’acqua. La paura e lo stress sotto i sibili incessanti dei mortai sono fortissimi”.

La parrocchia di padre Girgies, per questo motivo, organizza diverse attività, tra catechismo, feste, concerti della Corale e incontri degli Scout. “Oggi – rivela il francescano – sono 215 le persone che abitano nella parrocchia: una quindicina di famiglie ha venduto tutto ed è partita”. Una scelta che padre Girgies non condivide: “Io alzo la voce, come Giovanni Battista, e ripeto: ‘Se andate in Europa, diventerete schiavi. Troverete uomini senza scrupoli e finirete nella morsa della droga o delle armi. Rimanete qui: anche se possedete una misera stanza e avete poco cibo, siete voi i padroni e non abbandonate la vostra famiglia’. Grazie alle Chiese orientali, alla Caritas e ad altre organizzazioni, la parrocchia è in grado di aiutare i rifugiati ogni mese: paghiamo affitto, alimenti e medicinali. In Siria è nata la Chiesa, è una terra di valori e accogliente. E ha bisogno dei cristiani”.

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