PunteruoloGROTTAMMARE – Non è solo l’ultima palma a lasciare il giardino comunale, l’esemplare su cui sono intervenuti questa mattina i giardinieri comunali rappresenta il simbolo della lotta al punteruolo rosso.

La Phoenix canariensis di circa 60 anni (e oltre 12 metri di altezza) è stato uno dei primi esemplari di palme aggredite dal coleottero asiatico sul territorio comunale ad essere sottoposto a trattamento sperimentale e, data la sua presenza all’interno del giardino di Palazzo Ravenna,  era diventata la prova che il punteruolo poteva essere contrastato.

La pianta, infatti, aveva risposto positivamente a ben tre attacchi e relative potature sferiche (che andando a ridurre le dimensioni del cuore della palma vanno sì a togliere nutrimento alle larve del punteruolo ma allo stesso tempo mettono a rischio la ripresa vegetativa della pianta), nel 2007, nel 2009 e nel 2011.

Successivamente, fino al 2014, è stata sottoposta a regolari trattamenti secondo i protocolli fitosanitari regionali e, fino a poche settimane fa, sembrava la palma più resistente del giardino comunale.

“Il segnale positivo è arrivato comunque dal trattamento in corso sulle palme del lungomare – fa notare il sindaco Enrico Piergallini – e proprio in virtù di questo segnale tenteremo anche la ripiantumazione delle palme Phoenix canariensis nei vuoti lasciati dagli stessi esemplari, per provare a farle ricrescere sui nostri viali e a proteggerle. Per quanto riguarda il giardino comunale,  provvederemo alla sua risistemazione mantenendo la possibilità di usufruirne anche come spazio per eventi culturali”.

Il quarto e ultimo trattamento del programma di prevenzione avviato nella primavera di quest’anno su 319 palme del lungomare, per un totale di 1276 interventi, verrà eseguito i primi giorni di novembre. L’operazione tende a bloccare la diffusione del punteruolo rosso, colpendolo  quando si trova nella fase larvale, che è quella che procura danni maggiori alla pianta. A fine novembre, il bilancio.

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