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L’età della ragione per el Pibe de Oro?

Ieri Diego Armando Maradona ha compiuto 55 anni: il suo Napoli vinse gli unici due scudetti della storia.
Per i tifosi partenopei el Pibe de Oro è ancora l’idolo del cuore. Considerato uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi, è nato a Lanus, un quartiere di Buenos Aires, in Argentina. La sua carriera è iniziata nell’Argentinos Juniors, per poi proseguire nel Boca Juniors. Grazie alle sue capacità straordinarie è stato chiamato nella sua Nazionale a soli 16 anni. Il 5 luglio 1984 Maradona è stato presentato ufficialmente allo stadio San Paolo di Napoli. Ad accoglierlo, circa ottantamila persone che pagarono la quota simbolica di mille lire per vederlo. Dopo tanti anni, Diego è ancora una leggenda per la città. Un modello sportivo per tanti giovani, ad esempio delle periferie, che sognano di emulare il loro idolo, in cerca di un futuro migliore.
Eppure, le vicende personali di Maradona – come la dipendenza dalla droga – spesso cozzano con la grandezza del campione: compiuti 55 anni, sarà arrivata anche per lui l’età della ragione? Lo speriamo per lui, ma anche per i tanti che nel Pibe de Oro vedono un mito.
Coloro che fanno sport, soprattutto a livelli altissimi come Maradona, infatti, devono essere consapevoli dell’influenza che esercitano su chi che li guarda come idoli. Ricordando che “lo sport è una strada educativa”, Papa Francesco, nell’udienza con il Centro sportivo italiano del 7 giugno 2014, ha invitato gli sportivi “non solo a giocare”, ma a mettersi “in gioco nella vita come nello sport”, a mettersi “in gioco nella ricerca del bene, nella Chiesa e nella società, senza paura, con coraggio ed entusiasmo”. Ricevendo, poi, le squadre del Napoli e della Fiorentina e la Delegazione della Federcalcio e della Lega Serie A, il 2 maggio 2014, ha ricordato ai calciatori la loro “grande responsabilità”: “Siete al centro dell’attenzione, e tanti vostri ammiratori sono giovani e giovanissimi; tenete conto di questo, pensate che il vostro modo di comportarvi ha una risonanza, in bene e in male. Siate sempre veri sportivi!”. E ancora il Pontefice ha sottolineato: “Lo sport contiene in sé una forte valenza educativa, per la crescita della persona: crescita personale, nell’armonia di corpo e di spirito, e crescita sociale, nella solidarietà, nella lealtà, nel rispetto. Che il calcio possa sempre sviluppare questa potenzialità!”. Lezione compresa da Maradona e dagli altri super campioni?
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