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È un attacco terroristico senza precedenti in Europa quello avvenuto in serata a Parigi, dove, quasi in contemporanea, sono avvenute sei sparatorie e tre esplosioni. Circa 140 i morti in totale, tra cui due degli assalitori; di questi un centinaio sono gli ostaggi tenuti prigionieri nella sala concerti Bataclan nel XI arrondissement, vicino alla sede di Charlie Hebdo.
I terroristi, al grido di “Allah Akbar”, “hanno ucciso a freddo molti ostaggi, poi ricaricavano e ne uccidevano altri”, come racconta un testimone riuscito a fuggire dal teatro. “Siamo riusciti a fuggire, c’era sangue dappertutto, hanno tirato con un fucile a pompa sulla folla” ha raccontato al sito di Le Figaro un testimone scampato alla sparatoria”, dichiara un altro.
Sono 40, invece, i morti nello Stade de France dove sono state esplose tre granate mentre si stava giocando l’amichevole Francia-Germania. Il presidente Hollande è stato fatto evacuare, gli spettatori sono stati invitati a uscire dalle porte dell’impianto rimasto aperto, ma nella completa confusione diverse migliaia sono rimaste ferme sul terreno di gioco, impaurite dalle notizie sugli attentati attorno all’impianto. Secondo fonti concordanti una delle esplosioni allo Stadio è stata provocata da un attentatore suicida.
Una sparatoria a colpi di kalashnikov ha causato invece la morte di 18 persone in un ristorante del X arrondissement di Parigi. Una terza sparatoria ha avuto luogo sulla rue de Charonne, nell’XI arrondissement di Parigi. Dodici persone sono a terra: è quanto riferisce I-Télé parlando di vittime. Un centinaio di morti sono stati trovati dalla polizia entrata nella sala da concerti del Bataclan, come reso noto da una fonte delle forze di sicurezza, che parlano anche di “carneficina”.
La polizia sta evacuando le strade attorno ai luoghi dove si sono verificate le sparatorie. Nella capitale francese, intanto, è stato attivato il piano “rosso alfa”, un piano d’urgenza destinato a portare soccorso in modo coordinato ad un numero elevato di vittime in caso di “attentati multipli”.
“Ci sono decine e decine di morti, numerosi feriti. Abbiamo dichiarato lo stato d’urgenza in tutto il territorio, come prima misura. La seconda è la chiusura delle frontiere, per fare in modo che le persone responsabili di tutto questo possano essere catturate. Sappiamo da dove viene questo attacco”: queste le prime parole del presidente francese François Hollande, che ha parlato di un “attacco terroristico senza precedenti”. Molti luoghi verranno chiusi e in alcune zone la circolazione verrà interrotta, ha aggiunto il capo di Stato. “I terroristi non riusciranno a farci paura”, ha assicurato, “dobbiamo dare prova di unità. Di fronte al terrore, la Francia deve essere forte e grande. Rinforzi militari si trovano nella regione di Parigi per evitare nuovi attentati”.
Sullo stesso tono le parole del presidente del Consiglio Matteo Renzi, che ha detto: “L’Italia piange le vittime di Parigi e si unisce al dolore dei fratelli francesi. L’Europa colpita al cuore saprà reagire alla barbarie”. “Apprensione e forte dolore” sono state espresse anche dal presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, che ha seguito dal Quirinale l’evolversi della situazione a Parigi in stretto collegamento con il governo.
Dagli Usa tuona poi la voce del presidente Barack Obama, il quale, in diretta tv dalla Casa Bianca, ha affermato che quanto accaduto a Parigi “è un attacco non solo al popolo francese ma a tutta l’umanità e ai valori che condividiamo”. “I tre valori della Francia sono libertà, uguaglianza e fratellanza, che sono anche i nostri – ha detto -. Quelli che pensano di poter terrorizzare i francesi o i valori che condividono, sbagliano. Ho scelto di non chiamare il presidente francese Hollande, ma siamo a disposizione per qualsiasi aiuto possiamo dare e per assicurare i terroristi alla giustizia. La Francia è stata un partner straordinario nella lotta contro il terrorismo, noi siamo vicini alla Francia” “Scioccato” il premier britannico David Cameron su Twitter ha assicurato che “i nostri pensieri e preghiere sono con il popolo francese. Faremo tutto ciò che possiamo per aiutare”.
Intanto sul web alcuni militanti dell’Isis hanno rivendicato la carneficina con l’hashtag #Pariginfiamme. “La Francia manda i suoi aerei in Siria, bombarda uccidendo i bambini, oggi beve dalla stessa coppa”, si legge sul canale Dabiq France, la rivista francese dello Stato islamico. Dopo Parigi, ora “tocca a Roma, Londra e Washington”: è il sinistro proclama che accompagna le celebrazioni dei sostenitori dei terroristi su Twitter. Al momento non c’è una rivendicazione ufficiale dello Stato islamico. Non mancano le minacce a Spagna e Portogallo, territorio dell’antico Califfato in Europa.